Le elezioni si avvicinano e il sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini, di fronte al fallimento della sua Giunta, è sempre di più insofferente alle critiche.
Non le tollera, reagisce, si scompone, scivola in ingiustificati attacchi personali. L’esercizio del diritto di critica è garantito a tutti dalla Costituzione. Quando si svolge, molto male, un ruolo pubblico le critiche vanno ascoltate e le risposte devono essere attinenti alle questioni, politiche e amministrative, poste. A meno che le scelte che opera non debbano piacere per forza, a tutti, sempre e comunque.
Il consigliere comunale di minoranza di Isola del Liri, Gianni Scala ha svolto il suo ruolo istituzionale, ha esercitato il diritto di critica garantito dalla Costituzione, ha posto questioni politiche e amministrative. Non ha denigrato nessuno, meno che mai la Città che ama più di chi la sta seriamente danneggiando con scelte, politiche e amministrative scellerate.
Il sindaco, ragionier Massimiliano Quadrini, alle critiche, politiche e amministrative, poste da Gianni Scala se vuole e se ne è capace, può rispondere nel merito. Ma davvero pensa che il senso unico “Funziona e prosegue”? Ma davvero pensa che in Città sia semplice parcheggiare? Ma davvero pensa che sia giusto far pagare i parcheggi fino a mezzanotte?
Per quel che vale a Gianni Scala la nostra solidarietà. Fedro in un sua favola scrisse: “Nil praeter domini nomen mutant pauperes”. A Isola del Liri il “padrone” ha sempre lo stesso cognome. Ora, però, alle discutibili scelte politiche e amministrative di sempre, ha aggiunto la protervia. La favola del figlio che succede al babbo come se fosse un re sta finendo. Fortunatamente per la Città che è stata trascinata sull’orlo del dissesto finanziario.
ZAC