Una serata edificante, riflessiva, ricca di momenti di divertimento, aneddoti commoventi, ricordi affettuosi, tutti legati al nostro territorio: ecco Talenti in Movimento. Si è tenuta nel tardo pomeriggio del 7 dicembre, presso l’Aula Magna del polo sorano dell’Università degli studi di Cassino, la cerimonia conclusiva della seconda edizione di ‘Talenti in Movimento’, il premio promosso e organizzato dall’associazione Sora in Movimento. Al centro dell’appuntamento la premiazione di tutti i vincitori delle varie categorie in gara, secondo la classifica stilata da un’apposita giuria specializzata presieduta da Rosalia Bono e composta, oltre che dalla stessa Bono, anche da Alberto La Rocca, Sandro Donarelli, Pasquale Mazzenga, Enzo Di Stefano, Mariolina Stasolla, Floriana De Donatis, Massimo Ascione e Gabriele Savona.
Ad aprire l’interessante serata, abilmente condotta da Fausto Ferrari, le parole di ringraziamento del presidente di Sora in Movimento, Alberto La Rocca, che ha voluto ringraziare tutti presenti, ma ha anche tenuto a lanciare un monito al mondo civile e politico, invitando a sostenere di più il merito, termine ormai praticamente scomparso e a distinguere tra due tipi di talento: quello ‘buono’, utilizzato per far progredire la società, e quello ‘cattivo’ messo in campo da gente incapace che, spesso, ricopre anche posti di potere.
La premiazione delle varie categorie è stata intervallata da alcuni intensi momenti di poesia, grazie al contributo dell’attore Vincenzo D’Alfonso, che ha declamato alcune poesie dialettali (tra cui una bellissima trasposizione in sorano della famosa ‘A livella’ di Totò) e di Rodolfo Damiani, che ha letto alcuni componimenti del suo lavoro letterario ‘A Fontanaccia’.
Per la categoria Sport, premiato da Pasquale Mazzenga, il riconoscimento ufficiale è andato a Claudio Di Pucchio, storico allenatore del Sora calcio ed ex calciatore di grande livello. Nel ringraziare, Di Pucchio ha anche voluto leggere il passo di un articolo di giornale scritto anni fa sulle grandi vittorie del Sora, a testimonianza di una storia fatta di impegno, amore e ‘soranità’.
A Massimo Ascione, poi, il compito di premiare il vincitore della categoria Ricerca e innovazione: la Globo Spa. Gino Giannetti, numero uno dell’azienda, ha dichiarato: “grazie a tutti, ma grazie anche alla mia famiglia, poiché è stato grazie all’unità e alla forza di questo nucleo se la Globo Spa è arrivata dove è ora. Sono fiero di fare questo lavoro, i sacrifici sono molti ma mi piace così”. In seguito, è stata la volta della categoria Spettacolo: Rosalia Bono ha consegnato il premio ad Enzo Celli, grande coreografo apprezzato in tutto il mondo, che ha saputo sviluppare un nuovo linguaggio della danza e che per gran parte dell’anno risiede negli Usa. “Alcuni miei spettacoli – ha detto – hanno addirittura un titolo in dialetto sorano! Voglio dedicare questo premio a mia moglie, e allo stesso tempo mi dispiace di non essere riuscito a fare molto qui a Sora, anche se resto a disposizione di tutti”.
Categoria commercio e professioni: premiata la storica attività (nata addirittura nel 1820) della Cappelleria Frascone. Nel ricevere il riconoscimento dalle mani di Floriana De Donatis, Paolo Frascone, ultimo esponente di una dinastia di commercianti così prestigiosa, ha dedicato questo momento alla sua famiglia, ricca di sani princìpi e voglia di impegnarsi: “Mi auguro di andare ancora avanti e di prolungare ancora di più nel tempo questa magnifica attività. Ci ha fatto piacere ricevere attenzione anche dai media nazionali come il Corriere della Sera, e voglio dividere il merito anche con tutti i nostri clienti”.
Per la categoria Piccoli talenti, Gabriele Savona ha premiato la Tattoo band, il giovanissimo gruppo formato da tre adolescenti (Emanuele Giona, Gaetano Mancini e Andrea Proia) che sta giorno dopo giorno conquistando consensi unanimi. Tra modelli e ispirazioni di grande livello (Led Zeppelin e Pink Floyd) questi ragazzi proseguiranno a coltivare la loro passione non solo tramite cover, ma anche con pezzi composti da loro.
Giunto il momento della categoria Cultura, Alberto La Rocca ha consegnato il premio nelle mani del prof. Luigi Gulia, personalità tra le più stimate del territorio, con oltre 40 anni di esperienza nel campo della scuola e della cultura. Il prof. Gulia, ricordando le sue molteplici esperienze passate, ha anche voluto fare riferimento all’Art. 3 della nostra Costituzione, che rappresenta una dei capisaldi della Carta e parla della necessità di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese’.
Al famoso pittore Antonio Notari, di origini non sorane ma da quasi cinquant’anni residente nella nostra città, è andato il premio per la categoria Arti e mestieri, consegnato da Mariolina Stasolla. Notari, nell’esprimere gratitudine a tutti, ha anche esclamato un sincero ed apprezzatissimo: “Me lo merito!”
Non è mancato un momento di sincera commozione, dato dal premio speciale alla memoria a Rolando Vicini, storico musicista, consegnato da Enzo Di Stefano nelle mani del figlio, titolare del noto negozio di strumenti musicali. Di Stefano ha voluto ricorda che è anche grazie ai Vicini che, anni fa, fu possibile allestire la scuola comunale di musica e permettere a tutti di entrare nel mondo degli strumenti. Dal figlio del grande Rolando abbiamo appreso anche alcuni intensi aneddoti che lo riguardarono, tra cui quello che, con tutta probabilità, gli salvò la vita: anziché inviarlo in Russia a combattere nella Seconda guerra mondiale, un ufficiale, che lo vide alle prese con la fisarmonica, decise di non farlo partire per consentirgli di suonare ad una festa.
Arrivati al termine dell’appuntamento, conclusosi con le foto di rito e gli applausi di un pubblico sempre interessato e sinceramente partecipe, Rosalia Bono ha voluto salutare tutti: “Sono stata onorata di presiedere la giuria che ha valutato i vari candidati. Quest’anno abbiamo voluto premiare il talento che si è perfezionato e compiuto negli anni. Ringrazio tutti, a partire da coloro che non sono stati premiati non certo per mancanza di talento, ma solo perché la nostra scelta è stata quella di conferire il riconoscimento a chi lo ha sviluppato nel tempo. L’auspicio e che tutti, società civile e società politica, valorizzino merito, valore e cultura: è questo è lo strumento per combattere il degrado della società.
Arrivederci alla prossima edizione di Talenti in Movimento!
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