L’ Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cassino, a seguito dei continui disservizi dell’Inps nei confronti dei cittadini e dei professionisti, pone l’accento sui seguenti punti critici:
1) Gli uffici Inps della provincia di Frosinone, nonostante la crisi e le difficoltà degli utenti a cui pervengono numerosi avvisi bonari di pagamento, ha ridotto notevolmente i servizi allo sportello dirottando la maggior parte delle richieste ai call center;
2) I consulenti e gli utenti sono costretti a richiedere un appuntamento con il responsabile dell’ufficio per poter verificare una sola pratica poiché i call-center che rispondono possono fissare singoli appuntamenti per istruire singole pratiche; pertanto un professionista che deve andare presso la sede principale di Frosinone deve perdere piu’ giornate per definire le proprie pratiche;
3) Le uniche operazioni che i call center sono autorizzati a svolgere, si riferiscono ad avvenuti pagamenti non acquisiti dal sistema o ritardi di pagamento da avvisi bonari ed anche in questi casi operano una singola pratica per volta anche se si tratta di più soci;
4) I professionisti, in qualità di intermediari, sono obbligati ad entrare nel gestionale Inps per modificare i flussi errati o quelli contenenti rettifiche da effettuare: è una pura follia!!! difatti il personale dipendente Inps dovrebbe risolvere il problema gestionale e non un libero professionista che si vede addossare responsabilità non addebitabili al proprio lavoro;
5) In riferimento alle comunicazioni successive all’invio delle CIG online, l’Ufficio, in automatico invia richiesta di ulteriore documentazione senza che nessun responsabile della pratica effettui alcun controllo, creando notevoli ritardi nell’istruttoria della stessa ed ulteriore perdita di tempo da parte del professionista delegato;
6) Da quest’anno non sono stati piu’ inviati i prospetti dei contributi fissi Artigiani/ Commercianti come anche i modelli CUD creando notevoli disagi ai professionisti abilitati. L’Inps ha giustificato l’azione come un abbattimento dei costi, ma, a nostro avviso, si è trattato solo di una semplice traslazione del costo stesso dall’Ente al Cittadino, che si è visto costretto a recarsi presso gli uffici postali pagando la stampa del Cud o a barcamenarsi attraverso le procedure di richiesta on line del famigerato codice PIN. Inoltre, i prospetti relativi ai contributi fissi, reperibili on-line, sono privi del codice alfanumerico necessario per la compilazione del quadro RR del modello Unico ,che il professionista ha dovuto reperire in modo alternativo con notevole spreco di tempo e risorse;
7) L’unico mezzo di colloquio con l’Ente è diventato il call center (altro costo aggiuntivo dell’Inps/ spending review?…), composto da personale dall’abile dialettica ma, loro malgrado, da scarsa conoscenza dei problemi pratici che i consulenti o gli stessi cittadini affrontano quotidianamente. La maggior parte dei colloqui si risolvono in un nulla di fatto causato da mancanze di autorizzazione degli addetti nella lavorazione delle pratica con conseguente risposta a prendere appuntamento nella sede di Frosinone con altro aggravio di costi e di tempi;
In questo periodo di crisi dovremmo tutti rimboccarci le maniche per dare un vero contributo alla ripresa economica migliorando tanto i servizi quanto il rapporto stesso con il cittadino, utilizzando la tecnologia e l’informatica per risolvere le problematiche e non per complicarle.
Ci spiace dirlo ma se questa è la nuova strada intrapresa dall’Ente forse sarebbe stato meglio rimanere sulla vecchia.
L’Unione Giovani Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Cassino esorta l’ Inps, nella persona del suo Direttore, ad attuare al piu’ presto dei cambiamenti nella gestione dello stesso Ente, necessari a risolvere le problematiche sopra descritte e nel contempo sollecita gli Ordini Professionali Nazionali a far sentire la propria voce a tutela delle Professioni.