Ancora una volta gli amministratori comunali di Arpino lanciano la pietra e nascondono la mano. Un vizietto che dura da una decina di anni. Si apostrofa, si insulta, si raccontano bugie e menzogne, ma non si fa un nome che è uno. E siccome stavolta abbiamo ricevuto diverse chiamate che ci ‘chiamano’ in causa siamo costretti nostro malgrado a spiegare come in Municipio più di qualcuno dice e scrive sciocchezze. Più volte abbiamo sorvolato. Stavolta no.
La questione è la vigilanza davanti alle scuole di via Colonna (foto). Sempre ammesso che in Comune ce l’abbiano con noi (ecco perchè vanno fatti i nomi, a maggior ragione quando si ricoprono ruoli pubblici ed istituzionali).
In ogni caso, visto che ce ne siamo occupati riportando l’indiscutibile notizia (https://www.iowebbo.it/arpino-sicurezza-davanti-la-scuola-arrivano-i-carabinieri/ ) fornita peraltro dai genitori incazzati neri per l’asserita assenza di vigilanza a seguito di due mancati investimenti di bambini e quindi dell’opportuno intervento dei carabinieri, ci preme sottolineare che nessuno si è mai sognato nè tantomeno ha denigrato o scritto che i percettori del reddito di cittadinanza non hanno voglia di lavorare. Conferme inequivocabili in questo senso sono disponibili su questo sito che, al contrario delle stupidaggini dette e scritte, esalta il lavoro dei Rdc nelle occasionali mansioni affidate. Tutto dimostrabile con una breve consultazione. Ma l’arte di mistificare i fatti, di camuffare la realtà, di ingannare la gente, di ricorrere a demagogia e retorica, ha purtroppo preso il sopravvento. Con gli altri!
Si comprende la necessità di ‘accaparrarsI’ la simpatia di chi lavora e più avanti pure qualcos’altro. Ma la verità è verità e non si può scaricare fango, seppur anonimo, su chi fa il suo mestiere raccontando i fatti, sempre documentandosi, leggendo le carte ed ascoltando le persone. Rendendo pergiunta un servizio gratuito ai cittadini – lettori. E non andiamo oltre perchè dovremmo occuparci del Codice della Strada!
Ecco, forse in Municipio dovrebbero documentarsi prima di lanciarsi in un comizio – di questo si tratta – carico di scemenze. Ennesima ed evidente dimostrazione della incapacità di assicurare anche normalissimi servizi ai cittadini, nella circostanza ai genitori ed ai loro bambini. Se poi ce l’avete con la vostra ‘cassa di risonanza’, beh è un motivo in più per fare i nomi. Coraggio, su!
Questo articolo lo firma Luciano Nicolò – giornalista professionista