Da Giovanni Celli Catarinelli, Segretario uscente del Pd sorano, riceviamo e pubblichiamo:
“Il centrosinistra nel nostro territorio negli ultimi anni ha vissuto una fase molto travagliata e difficile, in cui i personalismi hanno estorto alla politica il vero ruolo, soffrire questa realtà è stato soprattutto il Partito Democratico che si è visto fortemente penalizzato e lacerato dalle stesse forze interne che hanno generato forti divisioni indebolendo il partito stesso.
Non si può ridurre la politica a semplici ‘diatribe congressuali’ come se ci fossero raggruppamenti contrapposti, o alla emissione di striminziti ‘manifesti politici che oltretutto non si calano minimamente nelle nostre realtà, non dando alcun senso alla nostra esistenza, creando solo disaffezione da parte dei cittadini verso la partecipazione alla vita politica. L’impegno politico deve essere necessariamente continuo, concreto e sostanziale e non può, in quanto esempio per coloro che vorrebbero diventare parte attiva, essere relegato solo ai propri bisogni personali.
La segreteria Pd di Sora, dal dopoelezioni (comunali del 2011) ha avuto il difficile compito di ricostruire e ricompattare un partito lacerato da profonde divisioni interne, nel contempo ha partecipato a due importanti appuntamenti elettorali quali: le ultime elezioni politiche del 2013 e le recenti elezioni per il rinnovo del consiglio regionale. I soddisfacenti risultati ottenuti lasciano trapelare che persiste un sentimento di fiducia, ovvero permane la forza di un partito politico, quello Democratico, l’unico in grado di rispondere con fermezza nei momenti di necessità. Un forte segnale per tutta la sinistra, un incoraggiamento a continuare il percorso intrapreso in questa nuova fase.
Non ultimo l’appuntamento relativo alla competizione congressuale del 27 ottobre scorso che ha registrato un livello di partecipazione insperato, ci sono stati circa 290 nuovi tesserati su 370, segno che la segreteria ed il direttivo uscente hanno ben operato in questi ultimi anni, anche se un’ombra di sospetto rimane, viste le tante anomalie sul numero dei tesserati riscontrate nel congresso cittadino di Sora come in altri comuni. Nonostante tutto i veri elettori del Pd hanno avvertito perfettamente il momento complesso che attraversa il partito e con grande senso di responsabilità riconoscono l’impegno profuso e ‘concedono ancora credito’.
Per questo ora nasce la necessità di intervenire pesantemente con nuove strategie di sviluppo e di crescita, alternative alle teorie tradizionali incentrate sulla globalizzazione economica, quella globalizzazione che definisce le soglie di povertà in base al prodotto interno lordo dei paesi ricchi e inevitabilmente produce nuove povertà legate alla qualità urbana, ambientale e territoriale.
Celebrando che la forza di un partito si avverte solo se si combatte unitariamente, senza distinguo fra ‘minoranze e maggioranza’ o fra ‘Renziani e Cuperliani’, come manifestato recentemente attraverso organi di ‘stampa locale’ dalla neoeletta segreteria cittadina, distinzioni che sono sempre risultate nocive ad un partito che vuole continuare a ben operare nel segno dell’unità e della ‘partecipazione’, elemento fondante per una vera democrazia. Ricordando inoltre che non è semplicemente la scelta di un candidato, seppur lecita e condivisa, che può cambiare le sorti di un paese, di un territorio, di una città, vistosamente compromessi da scelte sciagurate ed inopportune.
Il tutto nella consapevolezza che oggi bisogna guardare avanti, bisogna elaborare ‘nuove strategie programmatiche’ che determinino lo sviluppo come traguardo principale, per porsi alternative e che se tuttavia l’attuale momento politico riflette certamente le grosse difficoltà vissute a livello nazionale, bisogna creare all’interno del partito le condizioni necessarie per dare avvio ad una ‘nuova fase politica’ fondata soprattutto sulla determinazione di nuove proposte che diano prospettive e certezze ai cittadini”.