AMBIENTE

ARPINO – ISOLA DEL LIRI – COMMISSIONE EUROPEA E PROCURA ACCENDONO I FARI SUL DEPURATORE

La Commissione Europea e la Procura della Repubblica di Cassino accendono i fari sui ritardi nella costruzione del depuratore intercomunale Isola del Liri – Arpino.

A segnalare i fatti è stata, nel 2019 e lo scorso mese di marzo,  l’Associazione Fare Verde. La Commissione Europea sta aprendo una procedura d’infrazione, la Procura della Repubblica un fascicolo per accertare eventuali responsabilità. Nel mirino di Fare Verde, tra le altre cose, la recente ordinanza del sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini che ha imposto ad Acea di consentire altri allacci alla rete fognante che scarica direttamente nel fiume Liri. Altri liquami nel corso d’acqua senza alcun trattamento. 

“Fare Verde Provincia di Frosinone – si legge in una nota – continua a chiedere fermezza e indagini per l’inquinamento dei fiumi cagionato dai depuratori comunali, obsoleti, mal funzionanti, insufficienti e addirittura assenti, di troppi Comuni della provincia di Frosinone. Il nostro sodalizio di protezione ambientale chiede alla Magistratura Frusinate e a quella del Cassinate indagini scrupolose e accertamenti di certezza per tutto il sistema di depurazione delle acque reflue urbane dei Comuni della nostra provincia. Non è tollerabile avere comuni senza depuratori o con impianti obsoleti, non adeguati e insufficienti che inquinano da anni il nostro territorio. Chi inquina deve essere punito”.

Nella Città delle tre cascate appare, invece, evidente un atteggiamento dilatorio. Un maldestro tentativo di far slittare il più possibile la costruzione del depuratore a Capitino per far gestire le proteste da altri. 

Tommaso Villa