Dal Comune di Sora riceviamo e pubblichiamo:
“In data odierna il Tribunale di Cassino dopo sette anni ha assolto con formula piena perché il fatto non sussiste il geom Antonio Conte, difeso dall’avv. Antonio Bruni, il dott. Francesco Ganino, difeso dall’avv. Gianpiero Quadrini, il sig. Pio Gulia, difeso dall’avv. Filippo Visocchi, il sig. Conte Alessandro, difeso dall’avv. Silvio Bruni, il sig. Petricca Andrea, difeso dagli avv.ti Riccardo Di Vizio e Conte Giuseppe, dalle accuse di abuso d’ufficio e di truffa aggravata ai danni del Comune di Sora, con ciò confermando che l’intera procedura si era svolta nella massima correttezza e nel rispetto di tutti i principi che regolano il buon andamento dell’azione amministrativa e della normativa positiva.
Ricordiamo che il tutto inizia con la richiesta di proroga avanzata dalla soc. Tomassi al fine di portare a conclusione i lavori del complesso polifunzionale, in seguito ai complessi contenziosi ed alterne pronunce giudiziarie con la società appaltatrice, autorizzata dalla Collegio di Vigilanza – unico organo competente alla gestione del Piano di Riqualificazione Urbano (PRU) nel quale faceva parte anche il centro polifunzionale.
La Giunta comunale con atto residuale dell’agosto 2005 prendeva atto della proroga concessa dal Collegio di Vigilanza che aveva precedentemente provveduto – attraverso lo sportello dell’edilizia – alla valutazione positiva dell’idoneità delle polizze fideiussorie, atti questi necessari per il rilascio della proroga del permesso a costruire.
L’attenzione della Magistratura è stata rivolta anche all’accertamento dell’avvenuta cessione delle aree previste in convenzione a titolo di contributo straordinario.
All’esito del dibattimento, attraverso atti adottati dall’ufficio contratti del Comune di Sora, è stata accertata la regolare cessione dei beni immobili ex industriali, mediante legittime operazioni di trascrizioni presso l’Agenzia del Territorio, Servizio di Pubblicità Immobiliare di Frosinone.
Inoltre è stata valutata positivamente l’idoneità delle polizze fideiussorie ex art. 106 del T.U. legge bancaria atteso che la legge n. 109/1994 (legge Merloni) non poteva trovare applicazione nella fattispecie esaminata per espressa previsione della norma stessa, così come inizialmente ritenuto durante le fasi iniziali dell’indagine. Tuttavia nella fase di discussione in seguito all’audizione del consulente dell’accusa che ha disatteso l’originaria consulenza, la Procura della Repubblica ha convenuto sull’idoneità e legittimità della procedura posta in essere in assenza di ogni dolo degli imputati”.