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CYNTHIA – SORA VISTA DA UN TIFOSO, SE NON SI PRENDONO PROVVEDIMENTI, SONO GUAI…GROSSI

Ennesima sconfitta esterna per il Sora che, fuori dal Tomei, ha totalizzato un solo misero punto in sei gare. Questa volta l’avversario è il Cynthia e il campo quello di Genzano, ma la musica non cambia, perché, dopo soli quindici minuti di gioco, Bianciardi trafigge il giovane Ludovici (a tal proposito, qualcuno ci può spiegare perché il portiere titolare, autore di prestazioni maiuscole, non debba nemmeno figurare fra i convocati???) e porta in vantaggio i suoi. Gli uomini di Farris provano a reagire e, sul finire del primo tempo, Shiba arriva clamorosamente in ritardo su una palla che chiedeva solo di essere ribadita in rete, mandando su tutte le furie i tifosi sorani. Anche nel secondo tempo, non mancano le occasioni (come il tiro di D’Ambrosio al cinquantaduesimo), ma la scarsa precisione sotto porta e l’incapacità di finalizzare le azioni portano i sorani ad incassare un’altra pesante sconfitta.
Mesti e sconsolati, i circa settanta tifosi, sempre presenti sia in casa che in trasferta, decidono di abbandonare gli spalti senza raccogliere il saluto dei calciatori. La situazione, alla luce delle prestazioni e della classifica (tredici punti appena), appare molto delicata e il confronto con i cugini dell’Isola Liri è inevitabile. I biancorossi con poche risorse, molti sacrifici e in tempi brevissimi, hanno dato vita ad una squadra solida che sta portando a casa ottimi risultati. Il valore aggiunto della squadra è, senza alcun dubbio, Mister Grossi, diventato un vero leader carismatico, capace, nel solco della continuità, di trasmettere ai suoi motivazione e giusta mentalità per affrontare il campionato. Un plauso va anche ai vari Terra, Berardi, Cardazzi e Cirelli, i quali, non avendo trovato spazio nel nuovo Sora di Farris (e qualcuno forse adesso ci spiegherà il perché), si sono trasferiti sull’altra sponda del Liri, dando un contributo importante alla stagione positiva della squadra isolana.
Dopo tali considerazioni viene, dunque, spontaneo chiedersi se quello che sta danneggiando il Sora sia la mancanza di continuità, la mancanza di identità o di motivazioni forti. È evidente che, alla base di risultati così mediocri, c’è qualcosa che non va ed i tifosi, sfiduciati ed amareggiati, aspettano una risposta concreta ai loro tanti dubbi. Domenica, il presidente Attianese si è unito ai ragazzi della curva ed ha tifato e sofferto con loro fino alla fine del match potendo, così, toccare con mano sia l’attaccamento di questi giovani alla loro squadra, ma anche la delusione per l’ennesimo risultato negativo.
Il Sora 2013/2014 era stato presentato come un organico competitivo, come una squadra che avrebbe lottato per le prime posizioni, ma non è così. Basta scuse e basta chiacchiere: crediamo sia abbondantemente giunto il momento di chiedere a gran voce ai signori presidenti dei provvedimenti forti che segnino un’inversione di rotta e che portino nuovamente a far splendere i colori bianconeri. Non spetta a noi tifosi stabilire quali provvedimenti sia opportuno prendere, ma spetta a noi chiederli ed aspettarci che qualcosa cambi prima che sia troppo tardi. E soprattutto basta vedere, dopo OGNI trasferta (per altro andata male), il pullman tornare al Tomei semi vuoto!
Ci vuole rispetto per questa città, per questa maglia, per la sua storia e per i suoi tifosi:

BASTA PAROLE, VOGLIAMO I FATTI!!!