Lo sapevate che... Notizie RUBRICHE

LO SAPEVATE CHE… I CUNICOLI DI SAN CASTO TRA STORIA E LEGGENDA

Lo sapevate che… la storia del Castello di San Casto e Cassio a Sora, presenta alcuni aspetti che destano la curiosità dei visitatori. In particolare, un racconto che ormai viaggia sul filo sottile che unisce storia e leggenda è la presenza di una rete di sotterranei al di sotto del Castello, che lo collegherebbe con la pianura sottostante. Secondo alcune fonti, ci sarebbero cinque cunicoli e le tracce del preesistente arx romano, citato anche da Tito Livio.

Sono tanti i misteri che avvolgono le vicende del castello e dei suoi sotterranei, e tra questi un misto di storia e leggenda legato ad un elevato numero di sparizioni, circa venti. Un episodio in particolare, è quello legato a un gruppetto di sette seminaristi di cui si persero le tracce dopo una loro escursione presso i ruderi del castello, e della “apparizione” dei loro cappelli a valle, in contrada Valfrancesca, dove si pensa scenda uno dei passaggi scavati nella montagna. C’è poi un altro condotto sotterraneo che dovrebbe collegare il castello con il Torrione aragonese annesso alla Cattedrale, utilizzato probabilmente per il rifornimento dei viveri ai castellani, tanto che la sua struttura avrebbe permesso il transito di un animale da soma. Questo passaggio era percorribile sicuramente fino all’inizio degli anni 90 del secolo scorso, dai racconti di escursioni programmate con alcune classi dell’allora scuola media Amedeo Carnevale. Ci sarebbe poi un altro cunicolo che scenderebbe verso Canceglie, fino alla chiesa di San Silvestro Papa, secondo i racconti uditi anni fa. Stando a quanto riporta lo storico Achille Lauri nel suo lavoro “Sora e il suo Castello romano-medievale” (1957), i cunicoli “giungevano fino a Piazza Nuova, a Pianello, e a Via Cittadella, a Forca“.

In passato, si racconta che alcune persone avrebbero tentato di risalire qualcuno di questi tunnel sotterranei che giungono a San Casto, ma le condizioni di avanzato abbandono non hanno permesso di proseguire con una minuziosa esplorazione, che ha comunque portato alla luce resti di armature, armi ed utensili di ogni genere.

Si tratta purtroppo di un aspetto del castello ormai seppellito e di cui si rischia di perdere la memoria, tramandata solo oralmente dal racconto di anziani che ne furono testimoni.