SCUOLA

ARPINO – SICUREZZA IN RETE, LA LEZIONE DELLA POLIZIA POSTALE

Sicurezza in rete e uso consapevole delle tecnologie, perché i rischi che provengono dai social non sono virtuali ma reali, con conseguenze pericolosissime per i ragazzi.

L’incontro svoltosi mercoledì pomeriggio in modalità on-line tra i genitori degli alunni delle classi V della Scuola Primaria e di tutte le classi della SSIG dell’Istituto Comprensivo “Cicerone Arpino” e l’ispettore superiore responsabile della Polizia postale di Frosinone, Marco Rea, si inserisce nell’ambito del progetto sulla legalità che l’Istituto arpinate porta avanti da diversi anni perché essenziale nel processo di formazione degli alunni come adulti consapevoli e perfettamente integrati nella società civile.

Un appuntamento preliminare a quello che, invece, venerdì prossimo vedrà protagonisti i ragazzi che saranno collegati sempre con l’ispettore Rea nell’ambito delle iniziative promosse dal ministero dell’Istruzione e da “Generazioni connesse” per il Mese della Sicurezza in rete.

Preliminare, come si diceva, e soltanto dedicato ai genitori perché la presa di coscienza e le riflessioni sui rischi del web devono essere fornite ai genitori attraverso  un linguaggio che non lascia spazio a dubbi e che, proprio per la sua “schiettezza”, rende perfettamente l’idea di quanto i ragazzi abbiano bisogno di controlli costanti per prevenire situazioni drammatiche che, purtroppo, sono ricorrenti nella cronaca nera e nella cronaca giudiziaria.

Lo ha chiarito ad inizio incontro il Dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo, la dottoressa Gaita Reali, portando anche la sua esperienza di psicologa clinica che in passato ha seguito casi anche molto gravi di minori, determinati proprio da un uso eccessivo dei social e dei giochi presenti in rete.

Credo molto in questi incontri – ha dichiarato il Dirigente scolastico portando i saluti di tutta la comunità educante arpinate – perché la responsabilità genitoriale, rispetto a questi nuovi scenari che sono divenuti  essenziali nella vita degli adulti e dei ragazzi, è chiamata a compire uno sforzo aggiuntivo: quello di attivare “il nostro sensore interno” e cogliere tutte le sfumature, anche le più piccole che intervengono improvvisamente nei comportamenti dei ragazzi. Pertanto la prevenzione e il dialogo divengono essenziali prima che possa essere troppo tardi”.

Si è trattato di un incontro davvero costruttivo durante il quale i genitori hanno potuto rivolgere all’ispettore ogni tipo di domanda, dando vita ad uno scambio di idee molto interessante.

Come dicevamo, l’appuntamento di mercoledì rientra nell’ambito delle iniziative messe in campo dall’Istituto comprensivo nel corso di quest’anno scolastico su ideazione del prof. Carlo Abbate, referente di Istituto del Progetto contro il Bullismo e il cyberbullismo avviato qualche fa dalla prof.ssa Stefania Rea.

L’incontro è stato moderato dalla prof.ssa Tina Roscia coadiuvata dalla collega Alessandra Cerrone, animatore digitale dell’Istituto comprensivo arpinate.