Così recitava lo striscione esposto dagli Ultras della Curva Nord del Sora, domenica a Marino, in occasione dello scontro con il Santa Maria delle Mole, compagine neo promossa che, dopo un avvio di stagione altalenante, sembra aver trovato continuità di gioco e di risultati.
I ragazzi, nonostante il momento difficile della squadra, reduce da due sconfitte consecutive, hanno continuato a credere che un’inversione di marcia fosse possibile e che, finalmente, sarebbe arrivata la prima vittoria esterna della stagione. Ma purtroppo non è stato così.
Infatti, quello che scende in campo è un Sora già visto che, come da prassi ormai (vuoi per sfortuna o per disattenzione), continua pericolosamente a subire goal a pochi secondi dal fischio d’inizio.
I calciatori sorani provano a reagire, ma trovano il momentaneo pareggio solo nei primi minuti del secondo tempo, grazie ad un’imbeccata di testa del solito Mucciarelli su calcio d’angolo battuto da Giannone.
Le cose sembrano volgere per il meglio e, per circa venti minuti, la compagine volsca prende in mano le redini del gioco, senza impensierire più di tanto gli avversari, che al ventesimo e al quarantesimo mettono a segno altre due reti con uno scatenato Crescenzo, autore di un’incredibile tripletta.
I Sorani soccombono senza reagire e solo un clamoroso palo evita che i padroni di casa siglino la quarta rete.
Il triplice fischio del direttore di gara ufficializza la pesante sconfitta e i calciatori sorani, a testa bassa, si avvicinano al settore ospiti per raccogliere i veementi fischi e le proteste dei circa ottanta supporters giunti in quel di Marino per sostenerli.
Non lontano dai ragazzi della curva, ha assistito all’incontro anche il presidente Attianese che, con lo sguardo sconsolato, non può che avallare la contestazione.
Con animo triste e con l’ennesima sconfitta sul groppone, si torna a Sora, ma, prima di rientrare a casa, c’è ancora tempo per qualche commento e scambio d’opinione davanti al ‘Tomei’ dove, con lo stupore di tutti i presenti, arriva un pullman semi vuoto.
Ci saremmo aspettati di vedere scendere TUTTI i giocatori e i membri dello staff tecnico, scuri in volto e mesti per l’ennesima sconfitta subita e invece no, il pullman è desolatamente vuoto.
Vien da dire, in questo caso, che – forse – i peggiori restano tali e che i migliori si dimostrano solo i tifosi!