CURIOSITA' Fede

IL SANTO DEL GIORNO – SAN FRANCESCO DI SALES

PATRONO DEI GIORNALISTI

Oggi è la festa di San Francesco di Sales, venerato come patrono dei giornalisti. Nato a Thorens-Glières, nel 1567, primogenito di una ricca e influente famiglia della Savoia, venne mandato a studiare legge prima a Parigi e poi a Padova, ma dopo la laurea scelse il sacerdozio. Divenne vescovo di Ginevra ingaggiando per tutta la vita una lotta con i calvinisti, riuscendo a recuperarne parecchi alla chiesa di Roma. Con i più testardi usava il metodo dei “manifesti”, biglietti che lui stesso infilava sotto la porta di casa.  Morì a Lione nel 1622 e il 24 gennaio di un anno successivo le sue spoglie vennero traslate nel monastero di Annecy. Pio IV lo proclamò dottore della Chiesa.

Proprio per il suo metodo di comunicazione, è divenuto patrono dei giornalisti e degli autori. Quest’anno la memoria liturgica di San Francesco di Sales assume una connotazione particolare in virtù della celebrazione del IV centenario dalla sua morte (1622-2022). Proclamato da Pio XI nel 1923 patrono degli scrittori cattolici, i suoi insegnamenti e la sua opera missionaria ed evangelizzatrice rappresentano un’eredità ancora attuale. Per San Francesco di Sales, infatti, la comunicazione rimane sempre un atto umano, fatto da uomini per gli uomini, protesa a raggiungere uno spirito di comunione e di prossimità. Si è reso così costantemente aperto al dialogo con oppositori politici e religiosi di ogni genere, coniugando saggiamente al vigore delle discussioni la moderazione e la carità.

“Dare notizie in modo da costruire fraternità”: così ieri l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, nella celebrazione della Messa nella cattedrale di San Lorenzo, rivolgendosi ai giornalisti alla vigilai della festa del loro patrono, sottolineando la responsabilità nel dare le notizie in modo fermo ed equilibrato, a differenza di quanti “si improvvisano ‘blogger’, e usano i mezzi di comunicazione di massa in modo disinvolto”, non facendo altro che “disorientare, confondere e dividere!”.