Avrà ufficialmente inizio, il prossimo martedì 29 ottobre, il nuovo anno accademico della Scuola di Formazione Teologica di Sora. Ospite d’onore della cerimonia di inaugurazione, Mons. Rino Fisichella.
Qui di seguito il comunicato stampa a firma di Gianni Fabrizio.
Per l’inaugurazione ufficiale dell’Anno Accademico della Scuola di Formazione Teologica di Sora Mons. Rino Fisichella presenta l’Enciclica di papa Francesco “Lumen Fidei” .Martedì 29 ottobre alle 17.30 nella chiesa S. Carlo ad Isola Del Liri.
Sarà mons. Rino Fisichella, Presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, ad inaugurare ufficialmente l’Anno Accademico 2013/2014 della Scuola di Formazione Teologica di Sora “S. Tommaso D’Aquino”.Nella Chiesa “S. Carlo Borromeo V.”, Via Carnello, Rione San Carlo, ad Isola Del Liri, l’Arcivescovo parlerà sul tema:”La luce della fede per illuminare il nostro futuro”.È la presentazione della prima Enciclica di papa Francesco dal titolo “Lumen Fidei” che “è un documento che da’ risposte all’uomo disorientato e senza speranza”.
Aprirà l’incontro il saluto a mons. Fisichella ed agli intervenuti, del vescovo diocesano, mons. Gerardo Antonazzo. “Lumen fidei, ha già avuto modo di affermare mons. Rino Fisichella,è un’Enciclica con una forte connotazione pastorale. Pagine molto utili nell’impegno che toccherà le nostre comunità per dare continuità al grande lavoro intrapreso con l’Anno della Fede. Papa Francesco, con la sua sensibilità di pastore, riesce a tradurre molte questioni di carattere prettamente teologico in tematiche che possono aiutare la riflessione e la catechesi. Per questo è importante cogliere l’invito che giunge a conclusione dell’enciclica: “Non facciamoci rubare la speranza”. Il Papa lo ha ripetuto più volte in questi mesi, soprattutto rivolgendosi ai giovani e ai ragazzi. Scrivendolo nella sua prima Enciclica vuole indicare che nessuno dovrebbe avere paura di guardare ai grandi ideali e di perseguirli. La fede e l’amore sono i primi a dover essere proposti. In un periodo di debolezza culturale come il nostro un simile invito è una provocazione e una sfida che non possono trovarci indifferenti”.