CURIOSITA'

ARPINO – L’AZIENDA AGRICOLA DELLA PRO LOCO!

Forse non tutti sanno che la Pro Loco di Arpino, fra le più contestate della via Lattea, ha un’azienda agricola. C’è scritto proprio così sulle carte di un ente collaterale che fa capo alla Regione e che ha ammesso l’istituzione di piazza Municipio al finanziamento di 5.000 euro (cinquemila euro) per iniziative fatte o da fare nell’ambito di RipartiAMO Tourism.

Se non si tratta di un errore di chi ha incolonnato il nome dei beneficiari (ce n’è qualcun altro molto curioso) la Pro Loco di Arpino evidentemente ha a che fare con un’azienda agricola. Non è chiaro se si tratti di una proprietà oppure di una collegata. La definizione è generica e naturalmente muove qualche interrogativo: che produce l’azienda agricola della Pro Loco? Patate, broccoli – broccoletti, peperoni. Insomma, ortaggi vari. E in questo caso dove? Per conto di chi? E poi: alleva anche animali: maiali, galline, pecore, conigli…? E chi li accudisce?

Beh, forse è il caso di spiegare come stanno le cose, perché qualche perplessità affiora. Non fosse altro per il fatto che nell’elenco dei beneficiari ci sono altre Pro Loco della provincia ma nessuna ha… l’azienda agricola. Che strano! Va a finire che si tratta di un errore nel documento che riportiamo qui sotto.

In ogni caso e più in generale l’ufficio di Piazza Municipio non se la passa affatto male in quanto a finanziamenti diretti e ‘indiretti’. I diretti sono quelli degli Enti pubblici, compreso il Comune di Arpino che tempo fa, nonostante il dissesto di fatto, assegnò alla Pro Loco 4.000 euro di fondi propri per l’accoglienza turistica, cioè per una funzione che dovrebbe essere svolta volontariamente. E compresa pure la Comunità montana di Arce.

I conti non sono pubblici,  ma per l’ultima gestione che dura da quasi un decennio si parla di alcune centinaia di migliaia di euro. Soldi pubblici soprattutto, cioè della gente.

I fondi indiretti sono invece quelli che frequentemente tirano fuori le attività commerciali e gli esercizi pubblici. Ci sono poi quelli ‘volontari’, bussolotti compresi.

Ora forse c’è pure l’azienda agricola. Produce profitto?

Il documento

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