Da Sinistra e Libertà di Sora (circolo E. Berlinguer) riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa in meirto alla crisi lavorativa dello stabilimento Burgo di Sora.
E’ noto che da novembre scatterà la CIG per 150 lavoratori della cartiera Burgo.
Tutti conoscono l’importanza vitale di tale azienda, non solo per Sora, ma soprattutto per tutto il comprensorio.
Siamo colpiti in questo periodo dal silenzio delle istituzioni e delle forze politiche cittadine, forse perché questa crisi aziendale è capitata in un periodo lontano da una delle tante campagne elettorali.
Questo non si tratta di un problema dei sindacati o delle forze di sinistra. E’ un problema di solidarietà di tutti i cittadini del comprensorio Sorano. E’ necessario battersi, tutti insieme, al fine di mantenere l’attuale livello occupazionale, ma soprattutto per far rispettare ciò che i lavoratori hanno scelto democraticamente attraverso un referendum.
Quella della Burgo è stata un azione ben peggiore delle recenti pratiche adottate dall’alta finanza. Anche il gruppo a capo della cartiera si è adeguato ad una politica economia che guarda al breve termine senza un piano che preveda crescita, innovazione e ricerca.
Chiediamo all’azienda di assumersi le proprie responsabilità illustrando il proprio piano industriale, in quanto questa politica dei tagli non ricade solo su 150 famiglie ma su migliaia di cittadini.
Vogliamo che ci vengano date delle spiegazioni, soprattutto alla luce delle promesse fatte durante l’iter autorizzativo della centrale termoelettrica. Ci era stato assicurato che attraverso la Turbogas veniva mantenuto l’attuale livello occupazionale mediante l’abbattimento dei costi di produzione. Queste promesse dove sono finite?