Si ricorda oggi Sant’Andrea Apostolo, pescatore nato a Betsaida, in Galilea, nel 6 a.C. e fratello di Simon Pietro. Di lui si parla nel Vangelo di Giovanni, dove si legge che in precedenza era stato discepoli di Giovanni Battista, il quale lo aveva convinto a seguire la parola di Gesù, che proprio da Andrea fu riconosciuto per primo come Messia, facendolo in seguito conoscere al fratello Pietro.
Le informazioni inerenti la sua morte sono affidate alla tradizione, e in particolare ad alcuni testi apocrifi. Secondo gli Atti di Andrea, che vengono citati da Gregorio di Tours, egli morì martire su di una croce latina (alquanto simile a quella utilizzata per il sacrificio di Gesù) a Patrasso, in Acacia. Con il tempo sono state rese note nuove informazioni sulla sua morte, e soprattutto dettagli sulla croce che lo vide morire. Pare infatti che fu utilizzata una Croce decussata, dalla caratteristica forma a X, che ancora oggi porta il nome di Croce di Sant’Andrea. La sua morte avvenne in seguito a quella di Gesù, e proprio per questo pare che il suo discepolo abbia scelto questa forma particolare di croce per non eguagliare nel martirio il figlio di Dio.
In seguito al martirio le spoglie di Sant’Andrea furono portare da Patrasso a Costantinopoli per ordine dell’imperatore Costanzo II nel 357. Il corpo del santo rimase a Costantinopoli fino al 1208, per poi essere nuovamente spostato, stavolta in Italia, ad Amalfi, dal cardinale Pietro Capuano. Nel XV secolo, la testa del santo che venne condotta a Roma, riposta in una teca e posizionata in uno dei quattro pilastri portati della basilica di San Pietro.
Verso la metà del X secolo Andrea fu nominato patrono della Scozia.