Si festeggia oggi San Carlo Borromeo, cardinale e arcivescovo, canonizzato nel 1610 da papa Paolo V a soli 26 anni dalla morte. San Carlo è considerato tra i massimi riformatori della Chiesa cattolica nel XVI secolo, assieme a sant’Ignazio di Loyola e san Filippo Neri, nonché anima e guida della Controriforma cattolica, vivendo un ruolo di primo piano nel Concilio di Trento. Nato nel 1538 ad Arona era il secondo figlio di Giberto Borromeo e nipote del papa Pio IV. Dopo gli studi effettuati a Pavia, venne chiamato a Roma dove all’età di 22 anni venne nominato Cardinale.
Nel 1563 divenne consacrato vescovo ed inviato a Milano dove si trovò davanti a una diocesi vastissima da governare e che comprendeva Lombardia, Veneto, Liguria, Piemonte e Svizzera. Territorio che San Carlo Borromeo visitò in lungo e in largo per mostrare la propria vicinanza ai fedeli. San Carlo usò la sua ricchezza in favore dei poveri, fondando diversi seminari, ospedali e ospizi.
Quando poi nel 1576 scoppiò la peste, San Carlo Borromeo si adoperò di persona accudendo i malati. Si consumò senza risparmiarsi occupandosi dei suoi fedeli e della sua vasta diocesi. San Carlo Borromeo fu uno tra i più grandi vescovi della storia. All’età di 46 anni, stremato dalla fatica e dalla febbre, nonostante avesse una fibra robustissima, morì la sera del 3 novembre 1584.