Continua a procedere con il lanternino l’amministrazione comunale quando si tratta di ambiente, cioè di rifiuti con annessi e connessi. Questa volta la revoca di un affidamento riguarda i container scarrabili e compattatore del progetto Arpino si differenzia. In attesa che Arpino si differenzi sul serio in questo ambito, per il momento si differenzia per gli abissali ritardi accumulati verso la realizzazione pratica delle iniziative messe in cantiere. Sorvolando sull’Isola Ecologica che non c’è sull’ormai ex parcheggio tra i quartieri Ponte e Colle, si assiste ad una serie di ‘ripensamenti’ probabilmente legittimi, ma che tuttavia allungano i tempi della concretezza.
Ed allora: con una determina del III Settore (Gestione del Territorio) è stata revocata il 15 ottobre scorso una determina del III settore (Gestione del Territorio) del 30 giugno 2021 con la quale venne affidava la fornitura dei materiali ad una ditta di Afragola al costo di 31.110 euro. Con sorprendente tempismo il giorno dopo, cioè il primo luglio del 2021, lo stesso settore informava la ditta campana dell’avvenuto affidamento. Quest’ultima ha comunicato tuttavia (e qui non si sa quando perché la data non c’è) la variazione delle condizioni temporali ed economiche delle offerte presentate al Comune. Passano altri due mesi dato che il Comune il 27 settembre 2021 chiede alla stessa ditta di Afragola di confermare le offerte economiche, ovvero di produrre una nuova offerta per la fornitura degli scarrabili. La ditta campana non ha provveduto e così la fornitura di scarrabili è stata affidata ad un’altra impresa, questa di Vallecorsa, che ha ricevuto la comunicazione il 6 settembre rimettendo l’offerta il 16 giorni dopo, cioè il 22 settembre. L’unica differenza è che gli scarrabili – compattatore costeranno circa ottomila euro in più, vale a dire 38.918 euro.
Qualcosa del genere era avvenuta anche con la mini spazzatrice, anzi mini aspiratrice.
zip