CRONACA

SANTOPADRE – TRAGICO FURTO: ‘HA SPARATO PER DIFENDERSI’

di Luciano Nicolò

Sandro Fiorelli fa capolino un attimo, sul porticato della villa di via Decime. Pochi istanti insieme all’amico fraterno Felice Martino. Poi torna dentro casa. Sono le 12 circa di oggi. Fuori le troupe televisive di Rai, Mediaset, Sky. I quotidiani, i siti web locali e non. La famiglia mantiene un profilo basso e per le dichiarazioni si affida all’avvocato Sandro De Gasperis che davanti ai microfoni ricostruisce nei dettagli il tragico furto che è costato la vita al 34enne rumeno originario di Brasov, Mirel Joaca Bine. E’ la versione del 59enne commerciante di Santopadre, che ieri sera intorno alle 19.15 ha esploso un colpo di fucile ferendo mortalmente il ladro che, insieme ad almeno due complici, gli era penetrato in casa. Fiorelli è stato interrogato per circa un’ora nella stazione dei carabinieri di Arpino, competenti per territorio anche su Santopadre. Di fronte aveva il Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Cassino, dottoressa Marina Marra.

Non si è sottratto – risponde l’avvocato De Gasperis alle domande dei cronisti – si è messo subito a disposizione del Magistrato rispondendo a tutte le sue domande, chiarendo quindi quei momenti che hanno preceduto il dramma che di lì a poco si sarebbe consumato‘. Il legale della famiglia Fiorelli sottolinea come il colpo partito dal fucile calibro 12 utilizzato da Sandro Fiorelli per coltivare la sua passione per la caccia abbia attinto il 34enne rumeno sotto l’ascella destra, ribadendo quindi che il ladro sorpreso a rubare poco prima dal figlio del commerciante abbia alzato il braccio puntando la pistola, rivelatasi poi una scacciacani, contro di lui. L’avvocato De Gasperis sostiene inoltre che il primo colpo sarebbe stato sparato in aria, quasi di avvertimento, mentre il secondo sarebbe stato esploso per legittima difesa. Saranno comunque gli accertamenti tecnici a spiegare cosa sia successo sul vialetto della villa di località Valle, anche se la dinamica ed i primi elementi raccolti dai carabinieri della stazione di Arpino, quindi della Compagnia di Sora e del Comando provinciale con il reparto investigativo sarebbero a sostegno della tesi della legittima difesa.

In diverse ore di indagini ed accertamenti – commenta lo stesso legale – i carabinieri hanno svolto un lavoro minuzioso, senza lasciare nulla al caso’. Fiorelli, intanto, è indagato per omicidio volontario. ‘Ma il reato contestato è provvisorio‘ fa sapere l’avvocato De Gasperis. Non è escluso che possa essere derubricato in eccesso colposo di legittima difesa. Saranno le perizie, a cominciare dall’esame autoptico, a stabilire con esattezza come è andata ieri sera nel giardino della villa nelle campagne di Santopadre. I carabinieri continuano a presidiare l’area, hanno raccolto tutti gli elementi necessari a definire il quadro complessivo della vicenda. E stanno pure verificando l’identità della vittima. Non sarebbe la prima volta che si trovino di fronte a documenti falsi. Si stanno comunque verificando eventuali precedenti, i contatti che l’uomo ha avuto, se è già stato censito per altre vicende e in questo caso se era solo o con complici. Insomma, si scava sul passato della vittima per cercare di arrivare all’intera banda. Forse la stessa che ha imperversato a Sora e nel comprensorio nelle ultime settimane.

La gente intanto ha già deciso: Sandro Fiorelli non è colpevole. Nelle centinaia di commenti si notano solo parole di solidarietà ed incoraggiamento. Intanto è ancora scosso il tabaccaio di Piazza Marconi, lo dice più volte il suo avvocato. ‘Ha sparato per difendersi’.