Oggi la Chiesa ricorda la figura di un Santo che non ha bisogno di presentazioni: San Giovanni Paolo II, al secolo Karol Wojtyla, uno dei Papi più grandi ed amati della storia.
Wojtyla nacque a Wadowice, in Polonia, il 18 Maggio del 1920. Studente presso l’Università di Cracovia, il giovane Karol si appassionò allora anche agli studi religiosi e continuò a seguire clandestinamente il seminario anche durante la Seconda Guerra Mondiale. Ordinato sacerdote nel 1946, raggiunse Roma per completare gli studi. Fu eletto Papa nel 1978, dopo l’improvvisa morte di Albino Luciani: a soli 58 anni, Wojtyla è stato uno degli uomini più giovani a salire sul soglio pontificio, primo pontefice polacco in assoluto e il primo straniero dopo secoli.
Il suo pontificato si è contraddistinto sia all’interno della Chiesa che all’esterno, grazie ai numerosi viaggi pastorali che lo hanno portato in tutto il mondo, facendosi altresì portavoce delle sofferenze del suo popolo, affrontando apertamente spinose questioni politiche e schierandosi contro il comunismo. Forte e tenace il suo impegno per l’unità della Chiesa e per il dialogo con le altre religioni, rivoluzionario per la visione della comunità ecclesiale e del cattolicesimo nel mondo, aprendo il dialogo anche con capi politici scomodi, come nel corso dell’incontro con il dittatore cubano Fidel Castro. Papa amatissimo in particolare dai giovani, nel 1984 istituì la Giornata Mondiale della Gioventù, che ancora oggi riesce a radunare centinaia di migliaia di giovani da tutto il mondo.
Ancora oggi restano sconosciuti i motivi che spinsero l’attentatore Alì Agca a sparare contro il Pontefice il 13 maggio del 1981 tra la folla in Piazza San Pietro, attacco da cui si salvò miracolosamente, nonostante la distanza ravvicinata da cui partì il colpo. Anche negli ultimi anni della sua vita, pur stanco e malato, Giovanni Paolo II non smise mai di assolvere alle sue funzioni e di battersi strenuamente per la pace.
Giovanni Paolo II si spense il 2 Aprile del 2005, quando in Piazza San Pietro migliaia di persone pregavano per lui. Davanti alla sua bara, esposta in San Pietro, sfilarono più di tre milioni di pellegrini. Benedetto XVI lo proclamò beato nel maggio del 2011 e fu canonizzato il 27 aprile 2014 da Papa Francesco.
Alessandro Rea