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FIAT DI CASSINO, ALFREDO PALLONE VUOLE CHIAREZZA

Quali sono i programmi di investimento dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano? Se lo chiede l’eurodeputato del Ppe Alfredo Pallone, che sottolinea come la perdurante mancanza di chiarezza in tal senso, stia ‘inducendo molti imprenditori a non investire nel nostro territorio’. Occorre, dunque, la predisposizione di una seria strategia imprenditoriale. Qui di seguito, pubblichiamo il comunicato.

Chiarezza sui progetti Fiat per lo stabilimento di Cassino: a sollecitarla è stato il deputato europeo Alfredo Pallone che ha investito della questione il commissario Ue all’Industria, Antonio Tajani. “Il comparto dell’Automotive è strategico per l’economia dell’Italia – ha ricordato il vice portavoce della delegazione italiana nel Ppe – ed al suo sviluppo è legata buona parte delle strategie nel settore Metalmeccanico, dal quale dipendono migliaia dei posti di lavoro attualmente in bilico nel Paese”.

Nella nota, il deputato Pallone ripercorre le tappe del processo di riorganizzazione che sta portando Fiat Group Automobiles a diventare uno dei colossi mondiali nel settore automotive, diversificando i ruoli degli stabilimenti italiani e razionalizzandoli nell’ottica di un’integrazione sempre più stretta con quelli di Chrysler. “Ben venga lo sfruttamento delle economie di scala, l’ottimizzazione dei cicli produttivi, finalizzate al recupero di competitività ed alla riconquista di un ruolo da protagonista nel mercato mondiale dell’auto. Ma all’interno di questo riassetto, esiste ancora una zona d’ombra”.

Il deputato Alfredo Pallone, evidenzia le preoccupazioni degli investitori che operano nel comparto della componentistica, in particolare nell’area ex Obiettivo2. “A determinarle sono le dichiarazioni attribuibili all’amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, che possono essere interpretate in maniera contraddittoria: ciò è comprensibile nell’ambito di una logica riservatezza sulle strategie imprenditoriali di un gruppo impegnato, come Fiat, in una sfida globale. Ma la mancanza di chiarezza sul futuro dello stabilimento Fiat di Piedimonte San Germano sta inducendo molti imprenditori a non investire su un territorio nel quale l’Ue ha impiegato tanto in termini di risorse finalizzate a migliorare la competitività in maniera strutturale. Si rende opportuno un messaggio chiaro, al massimo livello della Fiat: se Cassino rientra nei piani dell’azienda e con quali tempi, fatta salva la doverosa riservatezza su dettagli e tempi, al fine di tutelare le strategie imprenditoriali”.