Se non volete votare i miei candidati consigliere non fa nulla, basta che votate me. Stringi stringi questo c’è scritto nel messaggio social attribuito all’entourage della candidata sindaca Eugenia Tersigni (e comunque comparso sulla pagina social Eugenia Tersigni Sindaco). Uno scivolone senza precedenti su una buccia di banana grande quanto il Wyoming.
E’ vero che è possibile il voto disgiunto ma sul piano politico non si ricorda una ‘figuraccia’ così grande, fatta però dall’autocelebratosi sindaco migliore. Sul serio? Il sindaco migliore non incoraggia a votare i suoi consiglieri? Dice alla gente che siccome di candidati al Consiglio ce ne sono tanti possono comunque votare lei e non votare loro? Per cribbio, cose del genere non si erano mai viste a Sora e pure nel resto del mondo occidentale.
Che bell’esempio! La Tersigni fa quasi tenerezza per l’inesperienza politica che dimostra. Chissà che ne pensano i candidati consiglieri che lei e il suo ispiratore hanno infilato nelle liste? In attesa che qualcuno si dissoci da tale scivolone (aho!) le randellate arrivano dai social. Caduta di stile… candidati trattati come pezze da piedi … social media toppato… per citare quelle dai toni più contenuti.
Complimenti! Dopo l’assist fornito a Luca Di Stefano con la storiella del confronto abbandonato, adesso un clamoroso autogol. La strada per l’opposizione è quella giusta.
(nell’immagine in alto la candidata sindaco Eugenia Tersigni ed alcuni dei suoi candidati consiglieri, in basso il fac simile corredato del messaggio)