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UNA MOSTRA SULLA FIGURA E LE OPERE DI FEDERICO OZANAM, “PAPÀ” DELLA “S. VINCENZO DE’PAOLI”. INAUGURA IL VESCOVO ANTONAZZO

Da Gianni Fabrizio riceviamo e pubblichiamo:

“Federico Ozanam è stato il fondatore della 1° Conferenza della “S. Vincenzo de’Paoli”, esattamente 180 anni fa. E quest’anno ricorrono anche i 200 anni della sua nascita. Due eventi significativi che anche a Sora verranno appositamente ricordati. Infatti dal 7 al 20 ottobre, nella chiesa di S. Restituta, verrà allestita una ‘mostra’ itinerante. Sarà inaugurata dal Vescovo, mons. Gerardo Antonazzo, lunedì 7 ottobre dopo la celebrazione della S. Messa delle ore 18.00. Durante la celebrazione eucaristica si pregherà anche per tutti i defunti della ‘famiglia vincenziana’. La mostra è formata da 24 pannelli su supporto rigido,posizionati lungo le due navate laterali della chiesa di S. Restituta. Questa mostra ripercorre i 40 anni di vita (1813 – 1853) di Federico Ozanam, un uomo forse poco conosciuto, marito e padre di famiglia, uomo di fede, di cultura, di carità. Giovane docente universitario a Parigi, storico, letterato, editorialista, è ricordato come anticipatore della Dottrina Sociale della Chiesa e principale ispiratore e fondatore delle Conferenze di San Vincenzo de’ Paoli. È stato beatificato da papa Giovanni Paolo II a Parigi nel 1997, nel corso della XII Giornata Mondiale della Gioventù. Nel bicentenario della sua nascita il coordinatore interregionale della S. Vincenzo del Lazio-Umbria, Enzo Passeri, il presidente del Consiglio regionale della S. Vincenzo del Lazio, Umberto Di Folco ed i presidenti delle Conferenze di Sora invitano tutti a visitare la mostra per ripercorrere le tappe della luminosa esistenza del Beato Federico Ozanam e per conoscere direttamente le sue intuizioni, il suo insegnamento, il suo esempio e la sua scelta al servizio dei poveri. La mostra, che sta girando per tutta l’Italia, è stata curata a livello nazionale da Maurizio Ceste, con il progetto grafico di Armando Testa e con i testi di Giorgio e Giulio Ceste e Davide Carafa”.