Scuole in città: tra incertezze nelle riaperture, cantieri in corso e aule da trovare monta la rabbia delle famiglie. Per nulla rassicurati dalle recenti dichiarazioni del sindaco De Donatis, pretendono risposte rapide e soprattutto concrete. Ma in virtù delle tempistiche ristrette e dinanzi ad un clima di incertezza stanno organizzando per la prossima settimana una grande manifestazione di protesta: “È l’unico modo che abbiamo per far sentire la nostra voce “. Non ci stanno i genitori degli alunni dell’Arduino Carbone ma in generale di quasi tutti i bambini che frequentano le scuole elementari e medie della città, da San Rocco fino a Carnello. Mancano poco più di due settimane all’avvio del nuovo anno scolastico ma qualche scuola corre seriamente il rischio di dover partire con la didattica a distanza. Con tutte le gravi conseguenze sia per la sfera emotiva dei più piccoli – già provati da oltre un anno di pandemia – ma anche per i genitori che devono fare i salti mortali ed organizzarsi per stare a casa. Nella mattinata di ieri c’è stato un incontro tra un tecnico del Comune e le due dirigenti scolastiche del classico Simoncelli e della Carbone, incontro disertato dal sindaco Roberto De Donatis che invece aveva partecipato il giorno prima ad una riunione in call con la dirigente Puzzuoli, un tecnico del comune ed alla presenza anche di un rappresentante dei genitori. In quell’occasione il sindaco aveva fornito rassicurazioni: “Per novembre i lavori nella Carbone saranno ultimati e i bimbi potranno tornare a frequentare la loro scuola”. “Ma nel frattempo – si domandano tutti – dove andranno i nostri figli?”. Forse nelle aule vuote che si trovano nel palazzo degli studi di LungoLiri Simoncelli. Ma è praticamente impossibile che siano pronte per il 9 settembre, la data che la dirigente scolastica del comprensivo I Rosella Puzzuoli ha fissato come necessaria per organizzare i percorsi anti Covid e aule in sicurezza. A tutto questo si aggiunge che manca un bagno e che c’è bisogno anche di tinteggiare gli spazi. Altre aule sono state individuate nel plesso del rione Napoli, per quanto riguarda invece la materna, ma anche in questo caso sarà necessario realizzare delle tramezzature ed è facilmente intuibile che non sarà semplice rispettare le tempistiche: “Ma quando sono stati affidati i lavori, quale data era stata contrattualizzata per la consegna dei lavori – si domandano sarcasticamente i genitori -? Se si affida un appalto è prevista una fine lavori! (Che in questo caso era il 31 agosto). Di tale ritardo, di chi è la responsabilità?”. I lavori procedono davvero a rilento e nonostante il sindaco abbia rassicurato che termineranno a novembre nessuno vuole metterci la mano sul fuoco. “Forse il piano estate andava fatto altrove – commenta un genitore-,forse invece di fare i soliti bandi al ribasso avrebbero dovuto prendere una ditta grande con molti operai in modo che i lavori fossero già terminate, con più squadre perché di lavoro ce n’è da fare”. Ai problemi dell’Arduino Carbone si aggiungono poi quelli nel plesso di Carnello: “Nella scuola elementare gli operai sono tutti in ferie, l’intonaco è tutto rotto”. E a San Rocco: “Hanno completato il campo fuori ma dentro è ancora tutto fermo. E i bambini dove andranno?”. Chi ci rimette sono sempre loro, i più piccini che già hanno sofferto ampiamente lo stress legato alla pandemia, alla didattica da casa ed alle misure di isolamento.
Roberta Pugliesi