E’ il giorno delle gare: sei in tutto. Nessuna sfilata, laddove sfilata con soli due quartieri, sembra una parola grossa. Non si farà – hanno scritto gli organizzatori – nel rispetto della normativa anticovid. Sul serio? E allora ieri sera, con decine di assembramenti e quasi zero mascherine? Mistero!
Comunque, lo spettacolino deve andare in scena costi quel che costi e così alle 18 c’è il tiro alla fune, pare nel parco eternamente chiuso di Palazzo Sangermano (aperto per tutti tranne che per gli arpinati), alle 18.30 la corsa degli asini, laddove il plurale pare esagerato lungo un percorso con più transenne che persone (almeno sulla carta e nel rispetto della normativa anticovid). Alle 19 la corsa della carriola, mezz’ora dopo quella della cannata, quindi la corsa con i sacchi ed infine la staffetta. Alle 21 la premiazione. Ed anche questa sembra una parola grossa. Saranno pochi, almeno sulla carta, coloro che potranno assistervi direttamente. Prevista la diretta sui social.
Poi il Gonfalone tornerà in discussione, se è vero come pare che tre quarti del paese è contrario a quello in corso, che 5 quartieri su 7 non hanno aderito. Nel frattempo sorge una nuova contrada.