Il Comitato degli avvocati sorani, da settimane impegnato nella battaglia contro la chiusura del tribunale di Sora, può contare su una nuova, importante freccia al suo arco. Dopo l’incontro tenutosi la scorsa settimana con il consigliere Mauro Buschini, infatti, i rappresentanti dello stesso comitato si sono dati appuntamento, negli uffici romani della Pisana, con il presidente del Consiglio regionale Daniele Leodori.
Si è trattato di un incontro positivo – ci spiegano gli avvocati – che è si è rivelato utile per mantenere viva la fiamma della speranza. Come già evidenziato (anche da Soraweb è arrivato un appello in questa direzione) l’obiettivo rimane quello di appoggiare l’indizione di un referendum abrogativo, in modo da eliminare alla radice la tanto criticata riforma della geografia giudiziaria italiana, varata dall’ex Guardasigilli Paola Severino.
La solidarietà espressa da Daniele Leodori, dunque, si tramuterà in atti concreti. Il presidente del Consiglio regionale, infatti, ha preannunciato che, in una riunione straordinaria dell’assemblea (la cui richiesta potrebbe essere avanzata da membri di tutti gli schieramenti), verrà deliberata d’urgenza la proposizione del quesito referendario abrogativo: una decisione che, viste le premesse, ha buone probabilità di essere approvata con voto unanime.
Esiste, tuttavia, una questione legata alla ‘tirannia’ del tempo: la scadenza per chiedere la consultazione popolare è fissata per il 30 settembre. Anche in questo caso, però, Leodori ha tenuto a rassicurare gli avvocati: qualora il Lazio non dovesse fare in tempo a deliberare, ci sono almeno altre 5 regioni (vale a dire il numero minimo sufficiente per attivare la procedura referendaria) per le quali l’iter si concluderà entro i termini. A quel punto, il Consiglio regionale si unirà con convinzione nell’appoggiare la battaglia.
Pertanto, a prescindere dal rispetto o meno delle scadenze temporali, la Regione Lazio sarà al fianco degli avvocati nell’impegno per promuovere l’abrogazione della riforma dei tribunali. Un successo molto importante, dunque, che permette di continuare a sperare, nell’attesa che, il prossimo 3 ottobre, anche il Tar possa pronunciarsi nel merito ed, eventualmente, autorizzare una proroga a tempo.