Il Museo di archeologia industriale di Isola del Liri fu “teorizzato” per la prima volta una quarantina di anni fa, quando le industrie della Città entrarono in crisi. Non solo teoria, anche fatti concreti, corposi investimenti, si fa per dire, di denaro pubblico. Tra il 21 settembre e il 20 ottobre del 1988, cinque operai di una ditta specializzata di Carnello, smontarono l’antica macchina continua della Cartiera Laziale (nella foto). Il Comune di Isola del Liri l’aveva acquistata pochi mesi prima, pagandola 50 milioni di lire, proprio per realizzare il museo di Archeologia industriale. Quella macchina continua era particolare, così come lo erano altri macchinari della cartiera che, tra le altre cose, produceva la famosa “carta paglia” e la “camoscina”. Da quell’investimento di denaro pubblico per realizzare il Museo di archeologia industriale di Isola del Liri sono passati quasi 33 anni. Per adesso, a chi in Città teorizza lo sviluppo turistico, una sola domanda: che fine ha fatto l’antica macchina continua della Cartiera Laziale?
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