CRONACA GIUDIZIARIA

CASSINO – VIOLENZA SESSUALE SULLE FIGLIE MINORI, ESTRADATO DALLA SCOZIA PASTORE EVANGELICO

Estradato in Italia dalla Scozia un uomo responsabile di violenza sessuale continuata in danno delle figlie minori. Il malvivente aveva tentato la fuga all’estero ma è stato rintracciato dalla Polizia di Stato. Oggi è arrivato in Italia e per lui si sono aperte le porte del carcere. A coronamento di complesse indagini condotte dagli agenti del Commissariato di Polizia di Cassino, sotto il coordinamento del Sostituto Procuratore della Repubblica di Cassino, dottoressa Maria Beatrice Siravo, è giunto all’aeroporto di Fiumicino in stato di arresto e condotto presso la Casa Circondariale di Rebibbia. L’uomo  è stato fermato in Scozia lo scorso 23 dicembre, in esecuzione del mandato di arresto europeo emesso dal Gip del Tribunale di Cassino, dottoressa Vittoria Sodani. L’arresto era stato operato dalla polizia scozzese, che ha fornito un decisivo supporto per l’esito dell’operazione, ottenuto anche grazie all’esatta localizzazione del soggetto fornita dal personale del Commissariato, che ne ha incessantemente monitorato gli spostamenti. Gli orribili fatti che hanno portato all’emissione della misura si consumavano tra le mura domestiche ed erano iniziati molti anni fa su un’isola italiana, dove l’uomo, pastore di una confessione religiosa evangelica, viveva con la propria famiglia. Gli investigatori, grazie alle testimonianze minuziosamente raccolte ed allo svolgimento di accurati servizi tecnici, hanno potuto ricostruire completamente i contorni dell’oscura vicenda e le serrate indagini, seguite personalmente dal Dirigente del Commissariato, dott.ssa Giovanna Salerno e indirizzate puntualmente dal magistrato titolare del procedimento dott.ssa Siravo, hanno consentito di comprovare i ripetuti abusi sessuali compiuti dal padre nei confronti delle figlie, all’epoca dei fatti minori, già a partire dalla tenera età di 4/5 anni. Le numerose prove raccolte hanno fatto emergere uno spaccato di violenze quotidiane, durate fino al 2019, quando una delle figlie, ormai maggiorenne, si è ribellata, anche grazie all’aiuto di un altro pastore e di una psicologa. Da qui le indagini con la conclusione di oggi con l’estradizione.