Sono state necessarie ben due determinazioni di impegno di spesa (n. 57 del 27 aprile e n. 59 del 30 aprile) per liquidare la ditta che ha posizionato lo scarrabile lungo la provinciale Arpino – Carnello – Sora per poi smaltire i rifiuti. Nel contenitore e soprattutto fuori del contenitore, sono stati raccolti ed ammassati decine e decine di ingombranti nell’ambito di una recente iniziativa svolta tra luci e ombre. Le luci le hanno accese tutti quelli che a spese loro hanno dato una mano a valorizzare, pulire, bonificare, raccogliere rifiuti e monnezza varia colpevolmente scaricata ed abbandonata chissà da chi e chissà da quando. La parte sana del paese che sovente si sostituisce alle istituzioni, cioè a chi è preposto e pagato per fare un lavoro che evidentemente non fa come dovrebbe. Fra le tante domande una su tutte: è soddisfacente il servizio di ritiro a domicilio degli ingombranti?
In ogni caso i due atti dell’ufficio tecnico riportano entrambi impegni di spesa di 1.400 euro, vale a dire che dalle incerte casse comunali usciranno 2.800 euro. Sembrava una cosa gratuita, con tanto di sponsor ed invece l’impressione si è rivelata sbagliata.
Ulteriori perplessità le suscita inoltre il posizionamento dello scarrabile. Sistemato in un luogo isolato e non controllato, periodicamente scambiato per discarica, ha accolto una ‘montagna’ di ingombranti suscitando pure qualche polemica sui social. Perché sui social sono comparse a ripetizione immagini del sito suggerendo, ed è questa la perplessità, a cittadini non di Arpino la possibilità di svuotare le proprie cantine… a spese altrui. Tutto questo mentre della gara dei rifiuti (il pluriprorogato appalto è scaduto circa due anni fa) non si vede ancora l’aggiudicazione. Che velocità!