COMUNE

ISOLA DEL LIRI – SOSTA A PAGAMENTO BARE: IL SINDACO NON CI STA, MA CONFERMA LA NOTIZIA

È apparso sulla stampa on line, un articolo dai toni molto ironici che titolava ‘Isola del Liri – istituita la sosta a pagamento…per le bare’. La nostra Amministrazione ha molto a cuore l’area del Cimitero Comunale e tutti i servizi ad essa legati, ne sono prova, negli ultimi anni tutti gli interventi dedicati a questo ambito molto sentito della vita della nostra comunità.“.

A scrivere è il sindaco di Isola del Liri, ragionier Massimiliano Quadrini che aggiunge: “La deliberazione n° 38 del 12 aprile scorso, un atto che riguarda l’approvazione delle tariffe per i servizi cimiteriali, non ha assolutamente modificato il quadro tariffario esistente. All’elenco dei servizi forniti, è stata aggiunta una voce (il cui parametro economico è il minimo applicabile in termini di legge e che applicano già tutti i comuni) che fa riferimento alla sosta dei feretri o delle urne cinerarie all’interno della camera mortuaria del cimitero, per ragioni non dipendenti dalle normali funzioni cimiteriali che vengono espletate. Ciò vuol dire che, se per esigenze dipendenti da scelte dei congiunti (cremazione, trasferimenti, o altro) viene utilizzata la camera mortuaria si chiede tale pagamento. Lo stesso, ovviamente, non è dovuto qualora la sosta sia derivante da tempi tecnici di inumazione che riguardano invece le procedure interne al cimitero…“.

Il sindaco non ci sta ma nella sostanza delle cose conferma la notizia che abbiamo dato facendo espresso riferimento alla delibera del Comune (nemmeno questo basta?).

Scrive Quadrini: “Se per esigenze dipendenti da scelte dei congiunti viene utilizzata la camera mortuaria si chiede tale pagamento“. Esattamente quello che abbiamo scritto noi, precisando che il prezzo per la sosta giornaliera della bara è di 25 euro. Sull’asino al pascolo, sulle imprese edili e sui marmisti, nemmeno una parola. Pilato ai capi dei sacerdoti ebrei disse: “Quod scripsi scripsi”. Noi al sindaco diciamo: “Quello che abbiamo scritto, hai scritto”. 

AUDAX