COMUNE

SORA – CRISI IN COMUNE, I DISSIDENTI FANNO QUADRATO

Floriana De Donatis, Franco De Gasperis e Alessandro Mosticone cementano il loro rapporto.

Questa sera, salvo impedimenti dell’ultimo minuto, è infatti in programma una riunione per stabilire quando e soprattutto come muoversi nelle acque agitate della crisi in Municipio. Il porto è lontano, attraccare per ora non è possibile. Il barometro del Comune ancora segna burrasca.

Per ora nessuno parla, ma l’atteggiamento è sempre lo stesso. Senza gli aggiustamenti al Bilancio di previsione difficilmente i tre consiglieri di maggioranza muteranno la loro condizione critica nei confronti del sindaco Roberto De Donatis.

De Gasperis, Mosticone e De Donatis hanno già un accordo di massima. Questa sera limeranno i dettagli trovando la sintesi delle richieste da adagiare prima o poi sulla scrivania del sindaco. Richieste perlopiù legate all’approvazione del Bilancio di previsione, su iniziative peraltro già messe in cantiere, salvo poi essere ‘dimenticate’.

E’ evidente che i tre dissidenti sono disposti ad andare avanti, ad accantonare qualche ‘sgarbo’ ricevuto, a dimenticare alcune ‘furbate’ e pure ‘dispetti’ e tentativi di emarginarli con l’ingaggio di esponenti dell’opposizione. Soprattutto in considerazione dell’emergenza sanitaria in atto. Ma è altrettanto evidente che non sono degli sprovveduti e che quindi è molto probabile che senza riscontri oggettivi difficilmente acconsentiranno all’accordo per proseguire il tortuoso cammino verso la scadenza naturale (proroga compresa) del mandato. Almeno finora i tre consiglieri saliti sull’Aventino non hanno posto questioni politiche, cioè di rappresentanza. Anzi, qualcosa hanno perso. Tanto è vero che Mosticone non ha più l’assessore di riferimento, cioè Daniele Tersigni, che ieri si è dimesso con un atto di coerenza politica cui raramente si assiste. La De Donatis non ha mai avuto nessun collegamento diretto in Giunta,  e quindi allo stato attuale il solo De Gasperis può contare sul vice sindaco Fausto Baratta. Giunta, è bene ricordarlo, in carica ma senza deleghe. Di tutto questo parleranno i tre dissidenti fra qualche ora. Possibile quindi che già a partire da domani faranno conoscere le loro intenzioni al primo cittadino. Ma intanto il tempo scorre. Tic tac, la scadenza dei 20 giorni per ritirare le dimissioni si avvicina. (foto archivio)