Quello sulle Destinazioni Turistiche della Regione Lazio è un avviso che sta riscuotendo molto interesse tra gli enti pubblici e i soggetti privati che hanno a cuore il rilancio turistico della nostra regione. Un avviso pubblico regionale che si propone un obiettivo ambizioso: promuovere il turismo e valorizzare le eccellenze presenti nei suoi più importanti segmenti (culturale, artistico, archeologico, storico, …) attraverso la creazione di una DMO Destination Management Organization. È in questo contesto che nasce la proposta condivisa tra Parco Naturale dei Monti Aurunci (scelto come soggetto responsabile), l’Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale, i comuni di Gaeta, Minturno e Cassino. Al progetto hanno già dato la loro adesione il Parco Regionale Riviera di Ulisse, i comuni di Spigno Saturnia, Itri, Castelforte, Santi Cosma e Damiano. Naturalmente il percorso è aperto ad altri enti locali del Lazio Meridionale che, nei prossimi giorni, ritenendo interessante il percorso, vorranno arricchire con la loro presenza, la progettualità e i contenuti della stessa.
L’obiettivo? Creare una fondazione mista pubblico privata attraverso cui promuovere le numerose proposte attrattive già presenti in questo vasto territorio che abbraccia tutto il Lazio Meridionale, e allo stesso tempo crearne di nuove. L’idea che accompagna il progetto è quella di uno sviluppo futuro infrastrutturale che porterà ad un unire questi territori a cavallo di due province ma uniti da storia, lingua e cultura, progettualità su cui si sta lavorando anche con il recovery plan.
Una storia comune quella dei territori interessati dal progetto, segnata ad esempio dai cammini su cui tanto sta investendo la Regione Lazio. Pensiamo alla via Francigena del Sud, che unisce i grandi centri di Gaeta e Cassino con Minturno e numerosi piccoli borghi del Parco Naturale Monti Aurunci, attraverso un itinerario di assoluto pregio paesaggistico. Ma anche al Cammino di San Benedetto o alla via Appia Antica, sul cui tracciato sembra davvero di rivivere la storia.
Dei numerosi ambiti di interesse individuati dal bando, la compagine di enti ha ritenuto di voler investire su tre in particolare: Il turismo culturale identitario; I luoghi della memoria ed il turismo di ritorno. E non poteva ovviamente mancare l’interesse per il turismo outdoor, nella sua ricchezza di cammini ed itinerari. Pensiamo ad esempio all’importanza della Linea Gustav, che partiva da Minturno, attraversava i monti Aurunci e Cassino dove si sono avute le battaglie più cruente per poi terminare ad Ortona in Abruzzo. (foto web)