CRONACA

SORA – TROVATO MORTO NEL FIUME, DISPOSTA L’AUTOPSIA

Sarà l’autopsia a stabilire l’esatta causa della morte di Alessandro Forletta il cui corpo è stato rinvenuto nel tardo pomeriggio di oggi in vasche di sversamento a ridosso della centrale elettrica di località Collepiano, in territorio comunale di Balsorano.

La Procura

Il dottor Maurizio Maria Cerrato, il magistrato della Procura della Repubblica di Avezzano che sta seguendo il caso, ha disposto l’esame autoptico che a questo punto dovrebbe tenersi nelle prossime ore, o al più tardi lunedì, una volta espletate le procedure per l’incarico al medico legale. E ciò nonostante non ci siano praticamente dubbi sul fatto che il 39enne di Sora sia morto per annegamento.

La scomparsa

Alessandro Forletta era misteriosamente sparito nella giornata di ieri. Il fratello Carlo aveva lanciato l’allarme sui social riuscendo ad ottenere in poche ore migliaia di condivisioni nel tentativo di riuscire a trovare elementi utili a rintracciare il congiunto, in modo da avviare le ricerche che, per tutta la giornata di oggi e subito dopo la formale denuncia, i carabinieri ed i vigili del fuoco hanno effettuato concentrando l’attenzione sulla zona Compre – Valfrancesca.

L’immagine

Proprio da queste parti, infatti, una telecamera di un impianto privato di videosorveglianza ha ripreso il 39enne mentre transitava a piedi in direzione Abruzzo.  Erano le 15.42 esatte di ieri. Evidentemente Forletta ha proseguito il suo cammino per alcuni chilometri fino ad arrivare alla zona in cui poi il suo corpo privo di vita è stato recuperato dai carabinieri della stazione di Balsorano agli ordini del luogotenente Giovanni Santabarbara e coordinati dal maggiore Silvia Gobbini, comandante della Compagnia di Tagliacozzo.

Incidente o gesto volontario?

Nessuno può dirlo con certezza. Non ci sono testimoni. Forse Alessandro è caduto oppure si è lasciato andare da uno dei tre ponti che sovrastano il fiume Liri cadendo in acque gelide e profonde. La forte corrente che rende a tratti impetuoso il fiume ne ha trascinato il corpo fino alla centrale elettrica che fa capo ad un imprenditore sorano. E qui è stato rinvenuto. Proprio mentre i carabinieri di Sora, i Vigili del Fuoco del distaccamento cittadino e del Capoluogo, giunti a in città anche con un gommone e con un’unità cinofila, avevano interrotto le ricerche tra Compre, Valfrancesca e Pontrinio in attesa di riprenderle all’alba di domani.

Lo strazio

In questi frangenti al fratello della vittima è toccato il drammatico rituale del riconoscimento, mentre la salma è stata ricomposta nell’obitorio dell’ospedale di Avezzano a disposizione dell’Autorità giudiziaria che, come detto, ha disposto l’autopsia. Intanto, non appena si è sparsa la notizia del decesso, in città è calato un velo di tristezza. I social sono stati letteralmente invasi da messaggi di cordoglio, di commozione e vicinanza ai familiari del povero Alessandro. Tutti hanno sperato fino all’ultimo che il 39enne fosse vivo, magari che si fosse solo allontanato dalla sua abitazione nel quartiere popolare di Pontrinio.

L’ultimo saluto

Naturalmente, con l’autopsia ancora da eseguire, non sono state ancora fissate data, ora e luogo del funerale.

Lu

Le ricerche a PontrinioIl cane dei Vigili del fuoco