I dati relativi ai contagi da Covid 19 parlano chiaro: i piccoli comuni della Valle di Comino tengono duro ma la paura è tanta così come la rabbia di chi – specie fra gli esercenti pubblici – non ne può più: “Così moriremo tutti comunque. La zona rossa è il colpo di grazia”.
Nei piccoli comuni dove i numeri sembrano più incoraggianti si paga pegno per i pessimi comportamenti dei centri più grandi. A fronte dei 33 nuovi casi di oggi ad Alatri, i 31 a Frosinone, i 30 a Monte San Giovanni Campano, i 17 a Sora o i 15 di Veroli è doveroso sottolineare i comuni “virtuosi” della Valle come Casalvieri, Pescosolido, Settefrati con zero nuovi casi. Sono stati effettuati 1636 tamponi: di questi nei comuni della bella Valcomino ed in particolare ad Atina 7 sono risultati postivi, 6 a Broccostella ed a Fontechiari; 2 a Campoli, San Donato e Vicalvi.
“Ci hanno dato un dito e ci siamo presi tutto il braccio – ha detto un anziano – e ora è giusto così. E’ inutile lamentarci. Al bar si poteva andare ma ci siamo voluti andare in gruppo senza rispettare le norme. I titolari pur di guadagnare qualcosa in più non hanno fatto rispettare le regole e ora paghiamo tutti. E’ inutile piangere sul latte versato”. Commenti aspri che lasciano intendere uno stato d’animo all’esasperazione. Quella stessa esasperazione di alcuni genitori lavoratori che ora hanno i figli a casa, anche i più piccini, e che magari non hanno aiuti o nessuno a cui lasciarli. Ci sono comuni dove la tenuta era buona, i comportamenti virtuosi, la gestione scolastica impeccabile. Eppure tutti pagano per gli errori commessi da altri. Il virus non fa sconti e non guarda in faccia a nessuno.