Nella tarda serata di ieri, a seguito di una segnalazione giunta alla Centrale Operativa circa la presenza di ladri all’interno di un’abitazione del centro abitato di Pontecorvo, una pattuglia dell’Aliquota Radiomobile della locale Compagnia in pochi minuti si recava sul posto sorprendendo quattro soggetti, i quali alla vista dei militari si davano a precipitosa fuga nelle campagne circostanti. Immediatamente i Carabinieri si mettevano alla ricerca dei fuggitivi, riuscendo, nonostante la natura impervia del terreno, a bloccarne uno caduto in un piccolo bacino di acqua naturale, dopo aver abbandonato sui rovi ivi presenti un passamontagna ed una torcia elettrica, prontamente recuperati e posti sotto sequestro.
L’arrestato, un 26enne italiano di nascita ma di etnia rom, proveniente dal campo nomadi di Napoli Secondigliano, già noto per furto in abitazione e rapina, al termine delle formalità di rito veniva ristretto nella camera di sicurezza della Stazione di Pontecorvo, in attesa della convalida dell’arresto. Per tutta la sera e la notte sono continuate le ricerche degli altri tre membri della banda, al momento con esito negativo.
Questa mattina a seguito di ulteriori accertamenti, gli stessi militari hanno eseguito nei confronti dell’arrestato anche un ordine di carcerazione, emesso nel 2013 dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma per i reati di “rapina aggravata e furto in abitazione”. Infatti, nell’agosto del 2011, il giovane era già stato tratto in arresto in flagranza di reato, insieme ad altri due soggetti, anch’essi domiciliati presso lo stesso campo nomadi, per il reato di rapina aggravata e furto in abitazione. Nella circostanza i tre si erano introdotti nell’abitazione di una 82enne di Roccasecca e, dopo averla schiaffeggiata, si erano fatti consegnare un paio di orecchini in oro, per poi fuggire a bordo di un’autovettura. Anche in quell’occasione, le immediate ricerche da parte dei militari della Compagnia di Pontecorvo, permisero in poche ore di rintracciare i tre malfattori e di recuperare la refurtiva. Per tali reati il 26enne dovrà espiare una pena definitiva di 16 mesi di reclusione.