COMUNE

ARPINO – GIARDINI DEL BELVEDERE, SOLO LUCCHETTO E CATENA

Fra i tanti fallimenti ‘collezionati’ dall’amministrazione comunale c’è anche quello dei parchi/giardini pubblici.

Chiuso, anzi richiuso per l’ennesima volta il Parco di Palazzo Sangermano (peraltro con una procedura discutibile se non proprio illegittima visto che richiamare l’articolo 54 del Testo Unico compete al sindaco e non al dirigente), nel quale pare sia stata installata qualche telecamera, così come suggerito da Soraweb, resta sbarrato anche quello del Belvedere.

In otto anni il sindaco Rea, il vice Sera, l’intera giunta, tutta la maggioranza e da due anni l’indecifrabile staff del sindaco, non sono stati capaci di restituire al paese i suoi giardini. In fondo al viale, sul cancello di ingresso, ci sono sempre lucchetto e catena. Oltre pavimentazione sconnessa, rifiuti, rovi e sterpaglie, giostrine a pezzi. Insomma, il solito degrado, il tradizionale abbandono totale.

Eppure almeno un tentativo, tardivo, per sistemare i giardini del Belvedere è stato fatto (con fondi in parte regionali).

Anche se poi non se ne è saputo più niente. Prima una delibera di giunta per gli indirizzi all’ufficio tecnico (8 marzo 2019), quindi l’ok al progetto esecutivo (26 aprile 2019), ed i successivi impegno di spesa (7 maggio 2019) e liquidazione al progettista (24 maggio 2019).

Una pratica alla Speedy Gonzales, tutta concentrata in appena due mesi (e pensare che per pubblicare una delibera in Comune hanno impiegato 100 giorni), la quale tuttavia non è approdata  a nulla di concreto perché un anno dopo i giardini sono ancora chiusi.

Fra un po’ sarà primavera e per l’ottavo anno di fila, in assenza di miracoli, le famiglie che vorranno trascorrere qualche ora di svago e serenità in un luogo sicuro ed attrezzato per i bambini dovranno recarsi nei paesi vicini.

Ca