30 Novembre 2016. Un buco del diametro di circa un metro si apre sul ponticello di via Manzitti, al Vallone di Arpino.
31 Gennaio 2021. Quel buco è ancora lì. In mezzo quattro anni e due mesi di nulla. Solo qualche chiacchiera.
La comunale interna alla provinciale San Sosio resta ancora sbarrata, interrotta. Nonostante tutto il tempo trascorso. Viene quasi il sospetto che qualcuno da quelle parti consideri privata una strada pubblica. Tanto è vero che da una parte (lato San Sosio) non c’è nemmeno il segnale dell’interruzione, anche perché la gente lo avrebbe notato per anni e anni e questo certo non deve essere piacevole per chi amministra il Comune, per chi si occupa dei lavori pubblici. Del resto 1.500 giorni devono essere pochi per sistemare un buchetto su un ponte lungo tre metri.
Pare che per costruire, e non riparare, ma costruire il Golden Gate di San Francisco (quasi tre chilometri) abbiano impiegato meno.
Addirittura c’è chi vorrebbe scomodare il progettista del celeberrimo film ‘Il ponte sul fiume Kwai‘ per sistemare quel buco circondato da quella che sembra una vera e propria opera d’arte d’avanguardia, con tutta quella ferraglia arrugginita mischiata con rovi e sterpaglie (foto).
Intanto il tempo scorre. La strada è sbarrata e chi deve muoversi in direzione opposta è costretto dal novembre 2016 ad allungare il tragitto di un paio di chilometri. Tutti i giorni, magari più volte al giorno.
In mente viene quindi una sola definizione: quello a Manzitti, cioè al Vallone di Arpino, deve essere proprio il… Ponte dei Sospiri.
Ca