‘Questione ospedale’, il manager Suppa: “Abbiamo seguito le linee guida imposteci”
Nel consiglio comunale di Sora – appositamente convocato per discutere delle sorti dell’ospedale – è stato il Sindaco di Casalattico a fare la voce grossa e ad evidenziare che così proprio non va. Perché in provincia ci saranno solo due poli anziché i tre che sarebbero giustificati dai 500mila abitanti; perché i due poli sono stati sotto divisi in due (Frosinone-Alatri) e (Cassino-Sora) con una distribuzione dei servizi che non risponde alla salvaguardia del diritto alla salute; perché non ci sarà l’oncologia pediatrica: questi alcuni degli appunti concreti mossi al piano di riassetto che porta la firma del manager Suppa.
Erano stati i consiglieri di opposizione a chiedere alcuni giorni fa che il problema approdasse alla discussione della massima assise cittadina, dopo la diffusione del piano di riassetto della sanità provinciale, che vede un unico polo ospedaliero tra Sora e Cassino, pur con il mantenimento, in riva al Liri, della Direzione Sanitaria e del Distretto. Si era dunque riunita la conferenza dei capigruppo e il presidente del Consiglio municipale, Giacomo Iula, aveva convocato l’assise per ieri, in seduta aperta, alle 18.00 (si è conclusa alle 22.30). Peraltro, la riunione era stata preceduta dalla Commissione straordinaria per la sanità, alla quale, comunque, avevano partecipato solo 10 dei 27 Sindaci del comprensorio ricadente sotto l’amministrazione sanitaria sorana.
Ieri la ‘musica’ si è tristemente ripetuta, considerata la evidente assenza dei sindaci i cui paesi fanno riferimento all’ospedale di Sora. Non erano allora infondate le domande che ci ponevamo qualche giorno fa sulle pagine di Soraweb, in cui ci chiedevamo a chi appartiene l’ospedale di Sora e chi ha veramente intenzione di impegnarsi per salvarlo.
Ad ogni buon conto, il direttore generale della Asl di Frosinone, intervenuto all’assemblea, ha sostanzialmente detto che il piano è stato fatto così com’è perché quelle erano le linee guida da seguire ed ha lasciato intendere che poco spazio ci sarà per eventuali aggiustamenti, se il criterio da rispettare sarà – come è adesso – quello delle macro-aree.
Così, mentre da Roma rimbalza una dichiarazione del presidente della Regione, Nicola Zingaretti, il quale lascia intendere che l’atto aziendale è solo un primo passo e che comunque si terrà conto delle obiezione fatte dai Sindaci, a Sora si registra una riunione dai toni dimessi, in cui, come detto, a muovere appunti precisi al manager Suppa è stato il Sindaco di Casalattico, mentre dagli altri presenti pochi elementi di contributo al dibattito e, soprattutto, alla salvaguardia delle sorti della sanità locale. Di questo passo, come potrà andare a finire?