Riceviamo e pubblichimo il comunicato sta a firma di Franco Zunino segretario dell’Associazione Italiana per la Wilderness:
Con gran spolverio delle autorità politiche e non, è stato infine inaugurato il famigerato nuovo depuratore di Pescasseroli per il quale l’AIW ed altre associazioni ambientaliste si erano vanamente opposte. E’ interessante notare cosa ne hanno detto stampa e politici; cose che fanno capire come nel nostro Paese con le parole si possa giustificare qualsiasi nefandezza paesaggistico-ambientale: “proprio grazie al nuovo depuratore è stato dichiarato balneabile il Lago (artificiale) di Barrea”. Come se questa fosse la necessità in un Parco Nazionale! “L’impianto si sviluppa con un impatto limitato sul paesaggio della piana”. Come se tale si possa definire un’opera realizzata dove prima esisteva solo un’intatta prateria con solo mucche, pecore e cavalli al pascolo, e ogni tanto anche l’orso marsicano! “Un territorio che merita la nostra massima attenzione, perché uno dei più belli d’Abruzzo”. Ovvero, viene descritto il territorio quale era PRIMA che vi si realizzasse il depuratore! Ora non è più uno dei più belli d’Abruzzo proprio perché è stato sfregiato con il depuratore! “Un’opera che si inserisce perfettamente nel territorio della Regione Abruzzo, la regione verde dei Parchi”. Appunto, e proprio per questo quel depuratore andava realizzato altrove, dove l’AIW aveva proposto (perché ovviamente sarebbe stato da criminali opporsi al depuratore in sé per sé!) e che allora sì, non avrebbe sciupato quella decantata bellezza! E, questo, senza dimenticare MAI che quegli antichi ed oggi ex prati appartennero al fondatore del Parco Nazionale d’Abruzzo, l’Onorevole Erminio Sipari, il quale a suo tempo anche li salvò prima facendoli inserire nel Parco e poi impendo che venissero allagati da un bacino artificiale. Ma di questo, nei resoconti della stampa sulla manifestazione inaugurale non si è letto nulla! Come a Pescasseroli qualcuno ha detto, “hanno rovinato il nostro passato”...
Se nei Parchi Nazionali italiani si continua ad operare per il bene delle collettività ma in spregio alle soluzioni ecologiche proposte (un modo quanto meno minimo per rendere compatibile la tutela della Natura con le esigenze civili dell’uomo), tanto varrebbe chiedere all’IUCN di toglierli dalle loro liste!