Conto alla rovescia per la 29esima edizione della maratona di primavera presentata ieri nella sala degli Abbati nel Palagio Badiale in Cassino. La storica manifestazione, che ormai da 29 anni caratterizza il 25 aprile di Cassino, anche quest’anno attende almeno 5.000 persone, da adulti ai più piccoli. Il presidente del Cus Carmine Calce nel corso della conferenza stampa ha spiegato che i sei chilometri di corsa non sono riservati solo agli sportivi, ma soprattutto alle famiglie e ai piccoli, per permettere loro di fare una passeggiata lungo le strade del centro. La manifestazione farà ritorno nella villa comunale alle ore 12:30 circa, e quindi prenderà il via la grande festa con balli, canti e animazione per i più piccoli. All’interno della maratona si inserisce anche il 16° trofeo Abbazia di Montecassino e il 3° trofeo “Diversamente uniti”: correre e camminare per fraternizzare. Si tratta di un modo per far sì che la maratona non sia solo sport, ma anche attenzione al sociale. Sullo sfondo, oggi come 29 anni fa, lo slogan ideato nel 1990 per la prima edizione della maratona di primavera: “Facciamo fiorire la pace nel mondo”. Il commissario prefettizio Benedetto Basile che esercita le funzioni del sindaco fino alle prossime elezioni di maggio, ha garantito che la villa comunale sarà pulita per permettere l’ottimo svolgimento della manifestazione. Complimenti sono giunti anche da dom Luigi Di Bussolo in rappresentanza dell’abate Ogliari a cui è stata consegnata la pettorina numero uno e dal rettore Giovanni Betta che ha evidenziato come l’appuntamento con la maratona di primavera sia assolutamente imperdibile. Celebrare il 25 Aprile, giorno della Liberazione, attraverso lo sport, inteso come strumento di pace, è un esempio educativo significativo per la comunità. Lo sport ha un profondo valore sociale e si rivela, molto spesso, un vero salva vita per i ragazzi. È ammirabile come questa iniziativa da anni funga da collante tra diverse generazioni, dai giovani, ai giovanissimi, alle famiglie, agli anziani.