Sarà una legge a scongiurare la chiusura del Tribunale di Sora. Lo assicura l’assessore alle Pari Opportunità, Maria Paola D’Orazio, che – a leggere un comunicato stampa che reca la sua firma su carta intestata Pdl – appare molto fiduciosa. L’esponente dell’esecutivo comunale era stata tra le prime a gridare ‘vittoria’ quando, a livello nazionale, l’orientamento circa la riorganizzazione territoriale dei Tribunali, era sembrato essere quello di una proroga. E proprio la rivendicazione dei meriti – o presunti tali – era stata oggetto di un confronto tra la stessa esponente pidiellina e la senatrice del Pd Maria Spilabotte. Poi, però, è arrivato il pronunciamento della Corte Costituzionale, che, per Sora, si traduce con la chiusura – con tutta probabilità già da Settembre – del Tribunale e dell’Ufficio del Giudice di Pace. “Non ci stupisce che la Consulta abbia bocciato i ricorsi presentati contro la chiusura dei tribunali indicati nella riforma Monti, tra cui quello di Sora. E’ per questo che mi sono immediatamente attivata per trovare una soluzione legislativa al problema”. Questa volta, dunque, l’assessore sembra rivendicare l’impulso ad una iniziativa legislativa. “In Commissione Giustizia del Senato – spiega ancora nella nota a sua firma – è stato depositato un disegno di legge, a firma dei Senatori Malan, Gibiino e Gasparri, al fine di scongiurare il taglio dei Palazzi della legalità. La Commissione Giustizia ha già ricevuto parere favorevole al disegno di legge dalla Commissione Affari Costituzionali e attende, in settimana, le valutazioni della Commissione Bilancio. Purtroppo – conclude l’assessore del Comune di Sora – l’iter legislativo è lento e farraginoso”. Questo non depone certo a favore delle sorti del Tribunale, considerato, come detto, che la chiusura potrebbe avvenire già a Settembre prossimo e che la pausa estiva incombe anche per i lavori del Parlamento. “Posso assicurare – afferma però ancora la D’Orazio – che la Pdl sta lavorando alacremente affinché il provvedimento possa approdare in aula e quindi essere approvato”.
Un auspicio – quello del salvataggio del Tribunale – che accomuna tutti i cittadini sorani, ma che, evidentemente, da solo, non può bastare.
Dal canto suo, il Sindaco, ancorché intraprendere una via politica per la soluzione del problema, sembra intenzionato a costituire una sorta di ‘gruppo di lavoro’ con gli avvocati del comprensorio, per studiare insieme una strategia operativa. Insomma, vorrebbe proseguire sulla strada intrapresa qualche tempo fa e che, anche con la collaborazione di alcuni legali della città, ha già portato il Comune di Sora ad adottare una delibera con cui l’ente, pur di non perdere l’Ufficio del Giudice di Pace, si dice pronto ad accollarsene le spese.