INSIEME PER CAMBIARE
In questi giorni ho ascoltato dotte analisi politiche riguardo alla mia scelta nel corso dell’ultima assise comunale di dar vita ad un nuovo gruppo consiliare.
In ragione del fatto che spesso chi parla non conosce le motivazioni di un percorso, mi preme tornare sull’argomento prendendo spunto dall’esito delle votazioni per la Presidenza della Provincia.
Sono infatti fermamente convinto che, se gli operatori politici, amministratori dei comuni di questo territorio, hanno preferito dare consenso all’uomo piuttosto che seguire il diktat del partito è un inequivocabile segnale della crisi inarrestabile della partitocrazia.
Chi amministra con difficoltà sempre crescenti enti che vivono la drammaticità di un tessuto socio-economico in crisi ormai perenne con gli indicatori economici in depressione da decenni si fa carico quotidianamente dell’ansia di famiglie che non sono più in grado di garantire un futuro per i propri figli costretti a lasciare la nostra terra.
Per tali ragioni molti sentono la propria appartenenza a questo o quell’altro partito non in grado di poter dare la benchè minima risposta in quanto l’interesse espresso negli organi di partito verte solamente alla salvaguardia di personali posizioni di potere.
“Reset” è il mio personale invito ai tanti amministratori, che hanno espresso il loro dissenso da una gestione del potere personalizzata, a prendere le distanze da sedi polverose dove nelle tenebra si prosegue nei vecchi riti di una politica non più in grado di intercettare i veri bisogni di una comunità sofferente.
“Gli è tutto sbagliato tutto da rifare” diceva il grande Gino Bartali, la politica va riformata nel profondo ed io umilmente voglio fare la mia parte insieme ai tanti che la pensano come me.