Sta facendo il giro del web la vicenda per cui 4 suore risultano indagate e il loro istituto multato per 50mila euro per aver prodotto 111 litri di genziana, sequestrata e distrutta.
Succede a L’Aquila, nella casa famiglia Immacolata Concezione. Il “peccato” commesso dalle suore sarebbe quello di aver prodotto il tipico liquore abruzzese senza etichetta, in violazione della normativa europea sulla tracciabilità.
Il sequestro risale al dicembre scorso, ad opera dei Nas di Pescara e a nulla è valsa la dichiarazione che sarebbe stata rilasciata dalle suore, secondo cui la genziana era stata prodotta per uso personale. In attesa di vedere l’esito della vicenda giudiziale che pende sulle quattro suorine, la genziana è stata distrutta. E, proprio questa ‘fine ingloriosa’ ha fatto sollevare il popolo del web e di Twitter in particolare con l’hashtag #savethegenziana.