Sono appena passate le due della trascorsa notte quando arriva su linea 113 del Commissariato di Fiuggi una telefonata nella quale l’interlocutore annuncia l’intenzione di volersi suicidare.
La voce maschile, nel pronunciare frasi sconnesse, minaccia ripetutamente di avere intenzione di togliersi la vita, utilizzando un cappio che ha già messo al collo, lanciandosi da un muretto sul quale è appositamente salito.
L’uomo precisa, inoltre, di non volere vedere macchine delle forze dell’ordine, altrimenti metterà immediatamente in atto l’insano gesto.
Nella sala operativa del Commissariato sono presenti due operatori che hanno la prontezza di raccordarsi in modo sinergico per scongiurare quanto minacciato dal chiamante.
Mentre, infatti, uno cerca di tranquillizzare la persona all’altro capo del telefono, riuscendo con la sua professionalità ad ottenere più informazioni possibili sul luogo dove la stessa si trova, l’altro operatore, si toglie la divisa e si reca, con un’auto senza colori d’istituto, in una località di Fiuggi, nel frattempo indicatagli dal collega.
Tempestivo l’intervento del poliziotto e di una pattuglia dei Carabinieri, in quel frangente sopraggiunta, perché proprio allora l’uomo, con il cappio al collo, si getta dal muretto: immediatamente viene risollevato e la corda tagliata.
Passano istanti, interminabili per gli operatori delle forze dell’ordine presenti, in cui il trentanovenne, domiciliato a Fiuggi, resta privo di sensi; poi il lieto fine con l’uomo che torna in sé
e la gioia per gli angeli in divisa di aver salvato una vita umana.
Soccorso da personale del 118, il trentanovenne è stato trasportato presso l’ospedale di Frosinone per le cure del caso.