In Cassino, i militari della locale Stazione, coadiuvati da quelli del NORM, deferivano in stato di libertà per i reati di violenza privata e minacce, 3 giovani extracomunitari di età tra i 20 e i 23 anni (provenienti dal Gambia, Mali e Senegal), già facenti parte del progetto “SPRAR” (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati), ospitati presso un’abitazione del luogo gestita da una cooperativa sociale.
Nella mattinata odierna, due operatrici della cooperativa, dopo essersi recate presso la struttura ove sono alloggiati i suddetti stranieri per consegnare la diaria ad alcuni ospiti del centro, invitavano i predetti a lasciare l’appartamento poiché non più aventi diritto. I tre giovani, nonostante non rientrassero più nel citato progetto, poichè scaduto dal mese di luglio del 2015, pretendevano che venisse loro consegnata la diaria come per gli altri ospiti regolari. In effetti, nel luglio del 2015, la cooperativa aveva provveduto a prorogare, per un periodo di 4 mesi il progetto “SPRAR” per uno dei tre ospiti, mentre gli altri due, che non si erano mai attenuti alle regole previste, erano stati invitati a lasciare l’appartamento. Nonostante ciò i due avevano usufruito comunque dell’ospitalità della cooperativa dalla quale ricevevano ugualmente la diaria di 105 euro ogni due settimane, cadauno, oltre al vitto e all’alloggio.
All’insistente invito delle operatrici di lasciare l’appartamento, i tre assumevano un atteggiamento aggressivo e, chiudendo le porte dell’abitazione, non permettevano alle due donne di uscire, pretendendo insistentemente la consegna della suddetta somma.
Solo l’intervento del personale operante consentiva alle due malcapitate di lasciare l’abitazione ed evitare che la situazione degenerasse, mentre i tre venivano accompagnati in caserma per i successivi accertamenti.