Da Annalisa Gabriele riceviamo e pubblichiamo:
Dal 3 al 13 luglio, nei locali della Scuola Primaria “R. Gulia” del rione S. Rocco a Sora si è svolto, nell’ambito dell’Estate Sorana del diversamente abile, il 27° soggiorno estivo dell’UNITALSI. Quarantadue sono stati gli ospiti che hanno pernottato presso il rinnovato edificio scolastico. Altri sono stati presenti dalla mattina presto a sera inoltrata. Un appuntamento che rinnova l’impegno nei confronti di chi attende questo momento per spezzare la routine di giornate scandite spesso dalla solitudine e dall’abbandono. Questo ha portato con sé la felicità della condivisione di momenti di semplicità, spiritualità e leggerezza.
È stato un soggiorno partito in punta di piedi. Quasi di nascosto. Poi, col passare dei giorni, è cresciuto sempre di più. Da una piccola pianticella, è divenuto un imponente albero piantato al centro del rione San Rocco. Queste giornate hanno dimostrato, ancora una volta, che i disabili sono in grado di regalare sorrisi ed insegnamenti che valgono molto di più di gambe veloci o discorsi arguti. Tutti sono stati brillanti. La responsabile regionale dell’Unitalsi, Preziosa Terrinoni, ha voluto essere presente per corroborare ed incoraggiare i volontari a non stancarsi mai di stare vicino agli ultimi. Il vescovo Gerardo che, con la sua toccante celebrazione e l’intera serata passata con gli ammalati, ha insistito sulla necessità di rifiutare la cultura dello scarto che vede colui che porta con sé i segni della fragilità come qualcuno da rimuovere perché non in grado di competere in una società votata al mito della velocità e dell’efficienza.
Gli altri sacerdoti intervenuti, dal Padre Abate don Ugo Tagni, a mons. Bruno. Antonellis, a don Felice, a padre Salvatore, a don Giovanni, a don Akuino, a don Bernardo, a don Giuseppe, agli assistenti Don Pasqualino e don Ercole, che hanno insistito sulla necessità di implementare iniziative similare perché è con esse che la carità si fa azione. Un nutrito gruppo di artisti e cantanti ha poi allietato gratuitamente le serate. Altri avrebbero voluto, ma non vi è stato spazio. Toccante è stato il concerto di Luigi Capobianco di Isola del Liri; coinvolgenti quelli di Luigi Capasso, del Mistura Trio, di Federica e Marco, del Gruppo della Pastorale Giovanile, del Gruppo Sora Centro. Anche il video-concerto delle amiche per l’Abruzzo è stato vissuto con forte intensità. Come e più di sempre i volontari dell’UNITALSI, coadiuvati quest’anno anche da un folto gruppo di brillantissimi scouts, appartenenti ai gruppi di Roccasecca, Villa S. Lucia, Cervaro e Cassino, hanno ricevuto molto di più di quanto hanno dato. C’è stato anche il modo di demolire qualche luogo comune, come la serata di ballo latino americano, animata dal M. Spartak. Chi vede gli amanti del ballo come portati ad un divertimento senza pensieri ha constatato la gioia di portare il ritmo a chi, anche con difficoltà fisiche, ha goduto della libertà e della gioia che la musica ed il movimento portano con sé. Il tema del soggiorno di quest’anno è stata “La Gioia della Conversione”.
Per trovare questa gioia è necessario confrontarsi con Dio e con l’altro e questi giorni sono stati momento privilegiato per questa ricerca, perché volontari e disabili si sono ritrovati naturalmente e semplicemente come viandanti sulla stessa via a coltivare la speranza. Una speranza che non ha nulla a che fare con la fuga e con l’illusione, ma che è impegno concreto di sostegno reciproco tenacemente affidati alla santa Vergine invocata e ringraziata durante la fiaccolata snodatasi per le vie di Sora nella serata di sabato 12 luglio. Anche le preoccupazioni per la carenza delle risorse, soprattutto umane, sono svanite come nebbia al sole. Tutto è filato liscio. La nostra Madre Celeste è intervenuta e ci ha messo del Suo: ha fatto arrivare al “soggiorno” tante persone che si sono distinte per laboriosità. E per il silenzio: tutti i volontari presenti, dopo essersi cinte le vesti, si sono guardati attorno per fare e per servire. E sempre con il sorriso. Mai imbronciati. Mai scoraggiati: non “spaccatori, ma modellatori” di pietre per costruire la “cattedrale”. E la struttura della Scuola Primaria San Rocco, per alcuni giorni, è stata una vera scuola di vita, i cui insegnanti sono stati e sono i portatori di luci che danno senso alla vita.
Il soggiorno estivo deve la sua riuscita anche alla grande disponibilità del dirigente scolastico del Comprensivo 2 di Sora, dott.ssa Licia Pietroluongo, che ha messo a disposizione l'intera struttura del plesso “R. Gulia” del rione di S. Rocco, fiore all'occhiello di una zona sempre ricca di umanità e di spiccata ed efficace sensibilità.