Una festa celebrata in tono sommesso, il 27 maggio, ma non per questo meno solenne. La solennità di Santa Restituta, patrona di Sora e co-patrona della Diocesi, si è tradotta in un messaggio di speranza per questo periodo di sofferenza.
Il Solenne Pontificale è stato presieduto dal vescovo Gerardo Antonazzo e concelebrato dai sacerdoti di Sora, una celebrazione composta e rispettosa delle regole di distanziamento sociale, alla presenza del sindaco di Sora Roberto De Donatis, delle autorità militari e del numero di fedeli consentito dal protocollo Covid-19.
Nell’omelia, il Vescovo ha sottolineato che «il ricordo storico si fa memoria liturgica nella preghiera della nostra comunità che conserva vivo il prezioso culto di santa Restituta, esaltandone l’esemplarità della sua testimonianza che ha fatto della “verginità” una speciale condizione di vita cristiana e del “martirio” il suo perfezionamento. La ragione del martirio – ha continuato il presule – un amore ancora più grande, irrinunciabile e irreversibile. Non un amore qualunque, non un amore a misura, ma a dismisura, intensamente grande, il più grande che ci possa essere (ἀγάπην): dare la propria vita. Non donare qualcosa, fosse anche la più preziosa, ma impegnare il bene prezioso della vita, donata non per interesse ma unicamente per (ὑπὲρ – a favore) gli amici. Non illudiamoci, tuttavia, di poter facilmente rispondere alle esigenze di una purificazione verginale del cuore, di una liberazione da ogni attaccamento morboso. Non c’è errore e illusione più grande di chi crede di poter amare senza fatica, senza l’esigenza viva di una purificazione interiore, radicale e costante».
Al termine della celebrazione, dopo la benedizione apostolica, le parole di ringraziamento del parroco don Mario Santoro, che ha annunciato che giustamente per quest’anno non sarebbero state donate le rose ai presenti e ha ringraziato il Vescovo per la sua presenza e per aver risposto all’appello di tanti fedeli che chiedevano una particolare benedizione alla città con le reliquie del braccio della Santa Martire. Il Vescovo a sua volta ha ringraziato tutti i fedeli che hanno ripreso a frequentare le chiese del territorio cittadino, con coscienza e rispetto delle regole. Subito dopo, con il reliquiario che custodisce frammenti del braccio di Santa Restituta, dal sagrato della chiesa che si affaccia sulla piazza simbolo della città, il Vescovo ha impartito la solenne benedizione.
Carla Cristini