Fare Verde Gruppo Monte San Giovanni Campano boccia senza riserve lo Studio di fattibilità – Realizzazione di interventi per introdurre la tariffazione puntuale redatto dall’ufficio tecnico manutentivo del Comune di Monte San Giovanni Campano. Lo spiega una nota di Fare Verde, in cui si aggiunge: ‘Non si può tacere sulla descrizione dell’attuale servizio di igiene urbana perché imprecisa in quanto il servizio è disomogeneo per la raccolta della frazione umida. Ci sono località del comune che hanno più “prese” con il porta a porta rispetto ad altri luoghi. Si evidenzia senza alcun dubbio il fallimento totale del compostaggio domestico in quanto tante compostiere, a dire la verità troppe, erano abbandonate sul piazzale della Piscina Comunale’.
Non è tutto: ‘Quelli che però non esistono su quello studio di fattibilità sono i Cam del Ministero della Transizione Ecologica. Tra l’altro proprio i Criteri Ambientali Minimi prevedono che l’appaltatore deve effettuare il servizio di raccolta differenziata in modo tale da massimizzare quantità e qualità dei materiali raccolti affinché possano essere recuperati, con priorità alle operazioni di riciclo dotandosi di un sistema di verifica della qualità dei conferimenti, registrare gli errati conferimenti e segnalarli, applicando eventuali sanzioni, alla stazione appaltante. L’appaltatore deve realizzare e utilizzare un sistema automatico di gestione dei dati relativi al servizio in grado di fornire informazioni’.
Infomazioni da fornire su diversi aspetti che Fare Verde elenca: ‘numero e tipo di utenze servite; numero di abitanti serviti; estensione, localizzazione e modalità della raccolta differenziata; quantità di rifiuti raccolti, in funzione della tipologia; flussi giornalieri di utenti e dei materiali nei centri di raccolta’.
Poi si evidenzia che è ‘assente dallo studio di fattibilità per la raccolta differenziata puntuale l’identificazione e la tracciabilità RFID dei rifiuti prodotti nel corso di eventi (mercatini, feste sacre e civili , fiere, sagre periodiche) che la stazione appaltante avrebbe dovuto indicare con i numeri e le dimensioni nei documenti di gara. I Cam, a tal proposito, prevedono che l’appaltatore deve svolgere un servizio specifico di raccolta differenziata, predisponendo in loco i contenitori carrellabili e la cartellonistica necessari. Insomma il progetto non è completo’.
Quindi Fare Verde si augura che vengano ‘rispettati gli acquisti verdi perché di plastica non riciclata nel Comune ce n’è fin troppa’.
Infine, citando la Regione Lazio: Promuoviamo un nuovo modello di gestione dei rifiuti con l’obiettivo di giungere a un piano tariffario basato su sconti e agevolazioni per gli utenti che produrranno meno rifiuti ‘ma a Monte San Giovanni Campano lo studio di fattibilità dice di tutto e di più ma non stima il risparmio sulle bollette TARIP che arriveranno alla popolazione’.