Il Prc: ‘Il sindaco si dimette? Atto di accusa contro se stesso’
“Mi riprendo il pallone, me ne vado e voi non giocate più…”.
Si apre così una nota a commento delle ultime vicende politiche – amministrative del Comune di Sora. Nota del locale Circolo “Antonio Gramsci” del Prc.
‘Guardando la diretta del consiglio comunale di Sora – prosegue il comunicato – la prima cosa che ci é venuta in mente, é quando – da ragazzini – giocavamo a calcio e il ragazzo che aveva portato il pallone improvvisamente interrompeva la partita, si riprendeva il pallone e se ne andava, non facendo più giocare nessuno.
Purtroppo, come abbiamo sempre sostenuto, il nostro consiglio comunale é diventato indegno, come non era mai accaduto nella storia cittadina! Infatti, le dimissioni del sindaco De Donatis sono il più esplicito atto di accusa verso se stesso, verso il suo operato che in maniera più chiara non poteva essere dichiarato. E’ annegato nella pozzanghera di una alleanza costituita da opportunisti e incapaci personaggi che hanno dato luogo al peggiore teatrino che la politica sorana non ricordi dal dopoguerra ad oggi. Eppure il sindaco, di questa pozzanghera, ne ha fatto il suo punto di forza mettendo di fatto a soqquadro una intera città. Come possiamo far passare per governo certe pratiche spartitorie riferite a interessi piccoli dei componenti di turno della giunta e alle rotazioni periodiche. Una oscurità impenetrabile, cosmica quella della sua giunta. Oggi diciamo direttamente al Sindaco: Le sue dimissioni ci danno ragione!
Ora la città – aggiunge il Prc rivolgendosi direttamente al primo cittadino – è sgomenta di fronte alle sue ammissioni di incapacità e al riconoscimento che l’intera sua compagine non è stata all’altezza di un compito che una città fin troppo generosa le aveva conferito l’onere di svolgere. Noi le interpretiamo come un evento liberatorio. Sora deve rialzarsi, deve intraprendere un cammino in cui ogni cittadina e ogni cittadino dovrà sentirsi parte attiva, e la città rispecchiarsi in una evidente dignità tutta da ricostruire. Questo il nostro auspicio – conclude la nota – e per questo stiamo lavorando’.