CRONACA

PESCOSOLIDO – RESTI UMANI: LO SCORSO ANNO ALL’INDAGATO VENNE “RECAPITATA” UNA TESTA DI MAIALE

Resti umani a Vallefredda: si infittisce il mistero del ritrovamento effettuato in una villa alla periferia di Pescosolido. E’ iniziato l’esame del dna sulle 13 costole, un femore ed un osso della colonna vertebrale, pare appartenenti ad una donna sepolta nel cimitero di Balsorano circa 50-60 anni fa.

Gli inquirenti non stanno lasciando nulla al caso ed indagando anche nel passato del necroforo, l’unica persona iscritta finora nel registro degli indagati dalla Procura di Cassino, spunta un inquietante episodio avvenuto a Sora. Al necroforo venne fatta trovare una testa di maiale sul cofano dell’auto. Le indagini del Commissariato di Sora e della Squadra Mobile di Frosinone portarono all’individuazione degli autori del gesto, uno dei quali finito poi in manette nell’ambito dell’operazione Requiem lo scorso ottobre.
Si trattò di una vera e propria intimidazione legata agli ambienti delle pompe funebri e forse alle rivalità tra agenzie che si contendevano il monopolio dei servizi funerari nel sorano.
Intanto c’è da dire che nella giornata di ieri l’ex compagna del necroforo si è dichiarata assolutamente estranea ai fatti e prende le distanze dall’accaduto.
Chi ha avuto accesso alla casa negli anni? Potrebbe essere stato commesso da qualcun altro o con la complicità di altri l’orribile occultamento? Che legame c’è con il ritrovamento effettuato sei anni fa? Tutte domande a cui i Carabinieri della Compagnia di Sora dovranno dare risposte. Nella casa si trovano attualmente i proprietari che stanno effettuando dei lavori di sistemazione all’interno ed all’esterno. E proprio a seguito di questi interventi è avvenuto il macabro rinvenimento. Intanto negli ambienti delle agenzie funebri inizia a serpeggiare un certo malumore. L’agenzia 2Petitta di Sora scrive: “Proviamo sdegno per i fatti riprovevoli accaduti che offendono gravemente la dignità dei defunti. Avere a che fare con il dolore lancinante dei familiari in lutto non è da tutti”.

Roberta Pugliesi